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L’assessore Colacino ammette che da tempo alcuni dipendenti del Comune non rispettavano le norme


Vittoria Colacino

“Ho ritenuto opportuno tentare di cambiare alcune consolidate e non più accettabili abitudini e di regolamentare e contenere le tempistiche delle pur legittime pause caffè dei dipendenti comunali in tempi accettabili utilizzando gli spazi presenti all’interno del Comune.”

Con queste parole dette durante l’ultima seduta del Consiglio comunale, l’assessore al personale del Comune di Tortona, Vittoria Colacino, ammette che una minoranza di lavoratori non rispettava le norme e mette (si spera) la parola “fine”all’annosa vicenda dei dipendenti comunali che durante l’orario di lavoro andavano al bar a bere il caffè.

L’intervento dell’assessore è avvenuto alcuni giorni fa ma tanti e più gravi questioni sono state trattate nella seduta del consiglio che abbiamo deciso di tenere per ultimo argomento anche se a nostro avviso e a parere dell’assessore la vicenda è di estrema gravita perché “chi perde o impiega male il proprio tempo nell’orario di lavoro – ha detto Vittoria Colacino riferendosi ai dipendenti comunali – ruba soldi ai contribuenti, rallenta il funzionamento della macchina comunale e spesso obbliga i colleghi a un maggior lavoro, purtroppo a parità di retribuzione. Questo deve finire.”

L’intervento dell’assessore Colacino era nato per rispondere a un’interrogazione della lista Civica “Siamo Tortona” che chiedeva di fare chiarezza una volta per tutte sulla vicenda della pausa-caffè dei dipendenti comunali.

“Non mi sono inventata nulla – ha detto in consiglio Vittoria Colacino – ma ho ritenuto opportuno ricordare attraverso una direttiva quanto riportato nel codice di comportamento”

L’assessore ha letto l’articolo 1, commi 13 e 14 in base al quale ai dipendenti è consentito fare brevi pause durante l’orario di servizio a condizione che non provochino rallentamenti all’attività lavorativa; è vietato però uscire dalla sede lavorativa salvo motivi di servizio senza l’autorizzazione del dirigente o del diretto superiore.

La durata della pausa non deve essere tale da pregiudicare il regolare funzionamento dell’ufficio specie negli orari di apertura al pubblico.

“Ho voluto rimarcare questo aspetto – ha concluso Vittoria Colacino – non per mania di protagonismo ma perché mi è stato segnalato che qualche dipendente non rispettava le norma che ho appena letto. Se fosse stato per me, il contenuto di quella direttiva sarebbe rimasto all’interno di queste mura. L’obiettivo che mi sono prefissata è quello di migliorare la macchina comunale. La maggioranza dei dipendenti svolge il proprio lavoro con diligenza per questo dobbiamo impegnarci tutti per isolare e richiamare i pochi che non si comportano correttamente. Non è certo mia intenzione fare di tutta l’erba un fascio, anzi lo scopo è valorizzare quanto c’è di buono e correggere alcuni anomali e consolidati comportamenti non più tollerabili.”

26 novembre 2015

 

 

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