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La Polfer di Alessandria sequestra oltre 600 Kg tra rame e altro materiale rubato


 

Si è da poco concluso il servizio mirato al contrasto del fenomeno dei furti di rame e metalli che ha visto impegnatala Polizia di Stato.

Il Compartimento di Polizia Ferroviaria per il Piemonte e la Valle d’Aosta, nell’ambito dei già rafforzati servizi volti alla prevenzione dei furti rame, nelle giornate interessate ha impiegato 54 operatori e 21 pattuglie nei siti di maggior rilievo, ponendo particolare attenzione alle imprese specializzate nella gestione di rifiuti metallici, dove spesso viene conferito il rame oggetto di furto.

I servizi pianificati sono stati svolti in un’ottica di cooperazione interforze, attraverso la partecipazione coordinata dell’A.R.P.A. Piemonte e dell’Ufficio Controlli Ambientali della Città Metropolitana di Torino.

Al termine delle attività svolte da tutti gli Uffici Polfer di Piemonte e Valle d’Aosta, dal personale della specialità della Polizia di Stato sono state controllate 19 imprese di gestione rifiuti metallici, sono state identificate 79 persone, 5 denunciate in stato di libertà ed è stata elevata 1 contravvenzione di natura amministrativa per un totale di 2066.67 euro, inoltre sono stati sequestrati 287kg di rame e controllati 2 veicoli.

I servizi sono stati effettuati In tutto il territorio rientrante nella giurisdizione del Compartimento, assicurando controlli in numerose ditte e lungo le linee ferroviarie, registrandosi risultati più rilevanti nel torinese, nell’alessandrino e nel novarese.

In particolare:

 

ALESSANDRIA

Personale della Polizia di Stato – Sezione Polizia Ferroviaria di Alessandria, nel corso dei controlli presso diverse ditte di gestione e recupero metalli, ha riscontrato varie irregolarità che hanno portato al sequestro di 260kg di rame, 280 kg di materiale in lega di alluminio e 29kg di materiale in lega di ottone; inoltre sono stati rinvenuti e posti sotto sequestro 27 kg di rame riconosciuto come ferroviario sul quale sono in corso accertamenti in merito alla provenienza. Sono stati denunciati in stato di libertà tre persone: un cittadino italiano, legale rappresentante della ditta per ricettazione e per violazione della normativa a tutela dell’ambiente e due cittadini bosniaci per la sola violazione della normativa ambientale.

14 novembre 2015

 

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