La defezione del segretario comunale Simona Ronchi sulla fusione fra Atm Tortona e Asmt Voghera apre forti interrogativi su una vicenda da tempo controversa che vede il Comune di Tortona insistere per unire questa società partecipata con quella di Voghera.
La Giunta comunale nei giorni scorsi ha approvato il piano di fusione ma il parere di legittimità che avvalla tutta l’operazione è stato dato dal funzionario Stefania Costa, moglie dell’assessore Davide Fara e non invece dal segretario comunale che si è limitata a dare un semplice parere di conformità amministrativa che è una cosa tecnica e non entra nel merito della bontà dell’operazione.
Il segretario, a quanto pare, ha avuto dei dubbi sul rilascio del parere di legittimità anche a causa di un parere fornito dallo studio legale a cui si è rivolto il Comune di Tortona.
Un distinguo non da poco che mette al riparo il segretario da possibili interventi in merito da parte di organi superiori.
Il parere finanziario, invece è stato dato dal dirigente Sabrina Mancini. La fusione prevede che Atm vada a far parte di Asmt a sua volta componente della Holding di Asm Voghera. Atm dovrebbe avere circa il 25% delle azioni e un poltrona nel consiglio di Amministrazione. Grazie a questa fusione Asmt Voghera potrà continuare a svolgere il servizio di raccolta dei rifiuti nel Comune di Tortona, cosa che le sarebbe stata probabilmente preclusa con l’entrata in vigore della nuova legge sulle Società Partecipate a partire dal 1° gennaio prossimo.
La questione della fusione, tuttavia sarà portata all’approvazione del Consiglio comunale giovedì prossimo alle 18.
15 novembre 2015