La votazione della delibera di fusione tra Atm e Asmt è un atto di grande coraggio!
Tengo innanzi tutto a precisare che la mia presa di posizione contraria è coerente con il mio pensiero di sempre, non è strumentale né pretestuosa nei confronti dell’attuale Amministrazione.
Voglio infatti rammentare quanto fatto dalla lista Civica Nuova Tortona in merito alla vicenda della vendita ASMT e Reti del Gas, quando il PD era in minoranza e non intraprese alcuna azione contro quell’operazione che, era già chiaro allora, avrebbero creato danni alla Città…
Per non parlare del libro delle favole, le cosiddette “linee programmatiche di mandato”, la bibbia di ogni amministrazione, che prometteva alla città – in primis – la tutela del proprio ospedale e, a seguire, la demonizzazione di un prossimo rinnovo di appalto ad ASMT per combattere l’esternalizzazione dei servizi, riportandoli al Comune di Tortona e facendo risparmiare i cittadini. Tutto disatteso, anzi – a poco a poco – è stata intrapresa una crociata per effettuare l’esatto contrario.
Non abbastanza convinti e soddisfatti, ancorché freschi dai rilievi effettuati dal Mef e trasmessi alla Procura della Corte dei Conti riguardanti Farmacom e sulla pregressa situazione ATM, la maggioranza ha votato una delibera di fusione tra due società che, con ogni probabilità, porterà anche su quest’amministrazione l’ombra del danno erariale.
Andiamo sinteticamente ad esaminare ciò che é stato votato:
- un parere legale che è totalmente contrario all’operazione, anche se si è cercato di salvare il salvabile cercando di sanare la criticità legata all’oggetto statutario ASMT;
- una mancanza di parere da parte del Segretario Comunale, palesemente NON convinto dell’operazione in essere, alla quale avete contrapposto la firma del responsabile delle partecipate, Dott.ssa Costa;
- una perizia non conforme, in quanto, pur essendo previste due firme come previsto dal precedente Consiglio Comunale, siamo ad arrivati ad averne una soltanto in quanto – e qui la storia si ripete – il secondo firmatario era in evidente conflitto di interesse;
- una presunta illegittimità della delibera del CSR, contestata anche da alcuni Comuni membri, gli stessi che minacciano un probabile ricorso al TAR e una delibera che manca del parere del Segretario dello stesso organo.
Senza contare i “demeriti” di ASMT che fornisce un pessimo e lacunoso servizio di raccolta e trasporto rifiuti alla città, facendolo peraltro pagare ad una tariffa inspiegabilmente superiore del 30% rispetto a quella applicata ai cittadini degli altri comuni. Per inciso: che interesse ha Tortona, allo stato attuale, a riconfermare ad ASMT il servizio?
E senza contare il rischio di danno erariale, ben precisato e palesato dalla normativa concernente le partecipazioni sia maggioritarie che minoritarie in società.
Non dimentichiamoci che ASM/ASMT hanno tutto il loro interesse ad avere Tortona in partecipazione societaria, in quanto senza questa “conditio” ASMT sarebbe completamente estranea alla partita dei rifiuti e quindi non avrebbe più interesse economico ad esistere…e da qui le chiare affermazioni fatte dall’Ing Bina durante l’ultima riunione dei Capigruppo, di vendere ASMT nel qual caso Tortona non aderisse alla tanto sollecitata fusione….
Per questo motivo, insieme agli altri consiglieri di minoranza ci riserviamo di valutare eventuali azioni amministrativo- legali contro la delibera approvata nell’ultimo consiglio comunale.
Fabio Morreale
25 novembre 2015