I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile di Alessandria, in collaborazione con i Carabinieri delle Stazioni di San Salvatore Monferrato, Valenza e Bassignana, nella mattinata del 13 ottobre hanno sequestrato un’auto utilizzata da due persone, un uomo e una donna, che avevano appena commesso un furto.
Alle 11 circa una donna di Lu Monferrato chiamava i numeri di pronto intervento perché, dopo avere ricevuto sul suo telefono il messaggio che era scattato l’allarme di casa sua, nel rientrare in abitazione aveva notato una macchina, con i due a bordo, che si allontanava dalla sua casa e si dava alla fuga.
La donna si poneva al’inseguimento dell’auto in fuga fornendo ai centralini dei numeri di pronto intervento la posizione, la marca, il modello e la targa parziale dell’auto. La macchina in fuga superava San Salvatore Monferrato e imboccava la SP 64 in direzione di Valenza e da li all’incrocio prendeva per Fosseto. Dopo alcune centinaia di metri, la donna però non vedeva più l’auto e ritornava indietro, scoprendo solo a quel punto che i due erano usciti fuori strada in una curva a gomito e, dopo avere abbattuto un piccolo albero, il veicolo aveva tentato di uscire da un campo completamente fangoso ma l’auto era rimasta impantanata e bloccata in un avvallamento del terreno.
Giungevano sul posto diverse pattuglie dell’Arma alcune delle quali iniziavano le ricerche in zona dei fuggitivi e altre rimanevano nel luogo per procedere ai rilievi e al recupero del veicolo. I militari scoprivano anche che i due ladri prima di scappare a piedi avevano nascosto la refurtiva dietro un cespuglio, una parte della quale, ovvero una televisione e un computer portatile, erano di proprietà della donna che li aveva inseguiti e alla quale veniva restituito il tutto.
Inoltre, sull’auto venivano rinvenuti numerosi arnesi da scasso con i quali avevano forzato la porta di ingresso di abitazione della donna derubata, due radio ricetrasmittenti, un tosaerba, un rilevatore di metalli e due tesserini falsi di presunti appartenenti a un acquedotto. All’auto erano state applicate con il biadesivo sopra le targhe regolari delle targhe false che durante l’incidente sono state perse, ma anche queste recuperate nel campo e sequestrate dai militari.
L’auto sequestrata risulta appartenere a una persona pluripregiudicata residente fuori provincia la quale dovrà ovviamente spiegare ai militari a chi ha dato l’auto, come mai erano presenti sul veicolo oggetti da scasso e radio e come mai l’auto avesse delle targhe false applicate sopra quelle originarie. Fondamentale in questa circostanza, il grande coraggio e la determinazione della donna vittima del furto che non ha esitato a mettersi all’inseguimento dei due ladri e a telefonare ai numeri di pronto intervento, inseguendoli anche a forte velocità e facendo contestualmente in modo di far convergere nella zona le pattuglie.
Il risultato finale è stato molto importante perché con il suo coraggioso intervento ha impedito che il furto a casa sua fosse portato a termine e che i malviventi potessero compiere degli altri furti in zona, consentendo di sottrarre alla loro disponibilità un veicolo già predisposto per commettere tali azioni delittuose.
15 ottobre 2015