E’ stata l’ultima manifestazione di un mese indimenticabile, ricco di iniziative. Ci riferiamo alla presentazione del libro “L’uomo col cappello” di Maria Vittoria Gatti, che si è svolta presso la Sala Soms di Volpedo ed ha chiuso la Biennale di Arte cultura e Spettacolo organizzata dall’associazione Pellizza.
Il libro è stato scritto dalla pronipote di uno dei tre protagonisti del “Quarto Stato” il quadro più famoso del Pellizza, quel Giovanni Gatti che si vede in primo piano, omone slanciato e con la barba che altro non era che il farmacista di Volpedo grande amico del Pellizza e che, a differenza di altri non si è fatto pagare per posare su uno dei quadri più famosi della storia italiana ed uno dei più conosciuti al mondo.
L’autrice, sposata con figli e residente a Milano ha spiegato come l’idea di scrivere un libro sia venuta quasi per caso, quando guardando il Quatro Stato esposto al museo del novecento, ad alcune amiche ha detto”quello è il mio bisnonno”.
“Ho scritto un libro un po’ romanzato – ha detto Maria Vittoria Gatti – basandomi sia su documenti storici ma anche su quello che mi ha raccontato mio nonno ma posso assicurare che le cose più inverosimili sono proprio quelle vere.”
Ettore Cau ex presidente dell’Associazione Pellizza e Aurora Scotti l’attuale presidentessa hanno salutato con piacere questa nuova iniziativa editoriale che rappresenta l’ennesimo tassello nella ricostruzione di ciò che avvenne all’inizio del secolo scorso quando Giuseppe Pellizza da Volpedo, dopo numerosi studi e prove decise di realizzare quello che sarebbe diventato il simbolo della lotta contadina e della libertà, un “Quarto Stato” emblema di un popolo, un’opera che rimarrà per sempre scolpita nella storia dell’umanità.
7 ottobre 2015