E’ forse stata la serata con la maggiore affluenza, quella di martedì alla sala della Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona dove Giacomo Maria Prati e Don Gino Bava hanno spiegato l’Apocalisse di San Giovanni coadiuvati dalle letture di Gino Bartalena.
La serata è stata abbastanza lunga ma il pubblico non è stato mai sazio visto che alla fine c’è stato qualcuno che ha fatto ancora domande.
Interessanti i due interventi dei relatori: quello del sacerdote che si è soffermato soprattutto sulla figura dell’anti cristo, spiegando che si tratterà di un uomo che “regnerà” (o almeno sarà all’apice del successo) per circa 3 anni e mezzo e l’arrivo dell’Apocalisse coinciderà con l’allontanamento dalla religione. E qui il dubbio: siamo già vicini a questa situazione? Chi può dirlo.
Sempre molto scientifica e razionale invece la spiegazione di Giacono Prati una delle persona con una grandissima conoscenza di questo libro sacro che riesce a collegare ogni frase e ogni simbologia a fatti storici, tradizioni o simboli del passato.
Prati ha spiegato che ogni frase e persino ogni parola, nell’Apocalisse di San Giovanni non è scritta per caso ma ha un suo preciso significato.
L’aspetto interessante di queste conferenze, che si chiudono il 13 novembre prossimo, è che pur parlando di un libro sacro non scendono mai nella dottrina specifica ma trattano l’argomento dal punto di vista delle simbologia spiegando il significato dell’Apocalisse come libro in se stesso.
15 ottobre 2015