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Preoccupa la presenza dei migranti all’albergo Leon d’oro di Novi Ligure


L’argomento trattato lunedì scorso in Consiglio Comunale riguardante la situazione dei cosiddetti migranti ospiti presso il motel Leon d’oro, non può non suscitare forti preoccupazioni e dubbi che necessitano un doveroso chiarimento.

L’amministrazione comunale dovrebbe riferire ai cittadini prima di tutto se trattasi di persone che, in base alle identificazioni di rito, siano o meno in possesso delle caratteristiche richieste dalla legge per essere considerati perseguitati aventi diritto all’asilo politico. Nessuno infatti pone in dubbio la necessità di accogliere chi fugge da persecuzioni, tuttavia la chiarezza in questo delicato frangente è d’obbligo. Nel caso contrario, se le documentazioni esibite dai soggetti in questione non fossero sufficienti a dimostrare la loro qualità, dovremmo concludere che il nostro Comune si appresta a sostenere con aiuti economicamente rilevanti, anche se di provenienza statale, individui che si troverebbero in difficili condizioni sociali, alla stregua di nostri concittadini che, per le note vicende legate alla mancanza di lavoro ed alle ristrettezze economiche attuali non riescono ad affrontare dignitosamente il vivere quotidiano.

In tal senso ci troviamo solidali con l’intervento del consigliere Bertoli e quindi ribadiamo le stesse perplessità rilevate durante la seduta.

Può l’Assessore agli Affari Sociali assicurare ai Novesi che tutte le indagini di rito sono state espletate e soprattutto garantire che i soggetti ai quali l’Amministrazione Comunale rivolge oggi ogni intervento di riguardo spettante al rifugiato politico, siano titolari di un diritto giuridicamente garantito dall’art. 10 della Costituzione?

Può l’Assessore agli Affari Sociali informare i Novesi sul numero di nuclei familiari novesi o di singoli novesi che, in base alle domande di assistenza economica, alle indagini istruttorie svolte dai propri uffici, avrebbero diritto ad integrazioni economiche ? E può l’Assessore agli Affari Sociali garantire che ai fini degli interventi rivolti in favore di questi ultimi nessuna risorsa in bilancio è stata modificata? Ma soprattutto è stata prevista?

Queste le risposte che la Città si attende, non le inconcludenti dichiarazioni riguardanti l’istituzione di un Albo dei volontari ai quali potrebbero (il condizionale è d’obbligo) iscriversi i soggetti ospiti del Leon d’oro o anche i cittadini italiani. Chiediamo alla Città: vi sembra normale che individui in condizione di povertà, siano essi stranieri o cittadini, possano trarre sollievo ai loro problemi offrendo volontariamente la propria opera gratuita all’Amministrazione Comunale? La risposta sembra ovvia: si, se sono mantenuti. Ma anche agli indigenti novesi spetterebbero 32 € al giorno?

                                                                                                   Lega Nord – Segreteria della Sezione Oriana Fallaci


14 ottobre 2015

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