Leggo sempre con interesse, del resto come potrebbe non farlo un abitante di Tortona o del circondario con il deserto che avanza in citta’ e fuori, le vicende dell’ospedale e del comune e, mi creda, e’ impossibile rimanere in silenzio.
Ecco perche’ mi permetto suggerire molto modestamente come ho sempre scritto in precedenza ai politici locali, ammesso che ci sia ancora qualcuno capace di imporsi e non di essere imposto alla vita politica, di leggere quanto riportato sulla Provincia Pavese di sabato scorso a proposito dell’ospedale di Varzi.
La sostanza finale e’ che all’ospedale di Varzi arriveranno sostanziosi contributi per la sua riqualificazione con la quasi certezza del suo potenziamento futuro.
Qualcuno si chiedera’ come si possa parlare o ipotizzare oggi un potenziamento futuro di una struttura che era in “odore” di chiusura.
La risposta e’: i politici della valle staffora, coloro che hanno preso il posto e l’eredita’ di chi ha costruito l’ospedale, hanno saputo fare cio’ che i nostri esponenti locali non hanno nemmeno saputo cominciare in decenni; nessun partito escluso. Poi in futuro si vedra’ perche’ la politica ha logiche tutte sue.
Qualcuno dice che si sapeva da tempo come sarebbe finita? Un vecchio politico vogherese, oggi purtroppo non piu’ tra noi, mi disse nel 2010: avete un incendio in citta’ e non ve ne siete nemmeno ancora accorti (l’ospedale brucia…………. e Tortona sara’ schiacciata tra Voghera e Novi Ligure).
Oggi a che punto siamo signori Sindaci di ieri e di oggi? Altra differenza sostanziale e non casuale e’ che per il posto di primario in chirurgia generale a Varzi ci sono ben sette domande di cui quattro pavesi ed altre tre provenienti dal San Raffaele e dal Niguarda di Milano e da Roma. Questo cosa significa?
Semplicemente che ottimi professionisti desiderosi di emergere e consolidare le loro carriere sono pronti a trasferirsi in provincia, a Varzi ma non altrove, per proporre un cambiamento utile a loro stessi ed alla struttura. O forse dispongono di notizie che altri ancora non posseggono. E questo, signori politici, significa gestire le relazioni con gli esponenti del proprio partito ma anche con gli oppositori. Ecco spiegato come mai i Sindaci del Vco e forse di Novi disponevano dei piani sanitari con largo anticipo rispetto alle decisioni che li e ci riguardavano e Tortona invece forse ancora non ne dispone nemmeno oggi
Scorretti loro come si diceva ai tempi di Berrutti? No, piu’ attenti e…………………svegli.
Se ci fosse una necessita’ tale a Tortona domandiamoci quanti proporrebbero la loro candidatura, da fuori regione, e diamoci una risposta; o meglio la diano quei medici che ritengono la struttura tortonese appetibile sul mercato del lavoro per professionisti giovani e meno giovani desiderosi di costruirsi una carriera.
Escluso il reparto della dottoressa Pacquola naturalmente, per ovvi motivi, che speriamo rimanga a Tortona non tanto per la nostra forza politica nel trattenerlo ma per la scelta di vita della dottoressa stessa.
Cordiali saluti.
Lettera Firmata
12 ottobre 2015