Bello o brutto?
Un’opera d’arte o un ammasso di cianfrusaglie?
Francamente è difficile dare una risposta: di sicuro l’impatto visivo c’è: la struttura, infatti, attira le attenzioni ma i giudizi di chi l’ha visitato sono contrastanti. C’è chi lo apprezza e chi no.
Prima di addentrarci in ulteriori commenti, però una critica tecnica: appare evidente che alla fine la struttura forse è stata ultimata un po’ frettolosamente, soprattutto nel pavimento dove di nota un “buco” evidente riempito solo da vecchi cucchiai.
Forse l’autore, Piero Mega aveva terminato il materiale o forse era tardi, fatto sta che l’occhio attento del cronista non può non notare la differenza da questa zona rispetto alle altre, molto più scarna e povera di materiale.
Detto questo noi lo abbiamo visitato in quattro e solo chi scrive ha avuto parole di elogio e apprezzamento.
Diciamo che, forse viene apprezzato soprattutto da chi ama e conosce Tortona e il Tortonese perché nota tanti piccoli simboli della città e dei dintorni: le immagini in bianco e nero, i cartelli, le scatole dei prodotti tipici, dei baci di dama e dorati, le immagini della città che scorrono sul display…. Insomma tutto molto bello, anche se forse il filmato con le persone avrebbe potuto essere molto più lungo.
Chi non ama Tortona o non è tortonese doc, forse questi particolari non può coglierli e allora etichetta l’opera come qualcosa di insensato.
In realtà a noi è parso un libro aperto un immagine sulla storia recente della città. Peccato che la maggior parte dei visitatori non la conosca e anche se le addette con molta perizia lo spiegavano ai profani, beh, non è la stessa cosa.
Chi ama e conosce Tortona vede quelle “cianfrusaglie” sotto una luce diversa rispetto a chi a Tortona ci vive ma ne farebbe volentieri a meno.
Angelo Bottiroli
20 ottobre 2015