Nell’ambito dell’attività di contrasto all’evasione fiscale, la Compagnia della Guardia di Finanza di Novi Ligure ha sottoposto a controllo un emporio, specializzato nella vendita di prodotti non alimentari di vario genere, con sede nel medesimo comune. Le operazioni ispettive si sono sviluppate attraverso l’analisi dei dati contenuti negli archivi informatici in uso al Corpo nonché degli accurati accertamenti finanziari, comparati con le risultanze della documentazione contabile-amministrativa tenuta dal contribuente.
Al termine, le Fiamme Gialle hanno constatato ingenti vendite ed acquisti di merce “in nero”, per effetto dei quali sono stati occultati al fisco redditi per oltre 2 milioni di euro ed omessi versamenti di IVA per oltre 100 mila euro. Il rappresentante legale dell’emporio, un imprenditore di origini orientali, per non attirare l’attenzione degli organi di controllo, presentava regolarmente le dichiarazioni dei redditi e dell’IVA, indicando, tuttavia, ricavi di importo pressoché pari rispetto ai costi sostenuti, con l’evidente scopo di minimizzare il margine di utile da sottoporre a tassazione, che infatti si riduceva a qualche migliaio di euro per ciascun anno di imposta. Un sistema d’evasione semplice quanto efficace che, comunque, non è sfuggito agli uomini della Guardia di Finanza, impegnati costantemente nella ricerca e repressione di violazioni tributarie.
Gli atti del controllo sono stati inviati all’Agenzia delle Entrate per il recupero dei tributi non corrisposti e l’irrogazione delle sanzioni amministrative; il responsabile dell’esercizio commerciale è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per il reato di dichiarazione infedele, poiché gli importi sottratti a tassazione sono risultati superiori alle soglie previste dalla normativa penale.
8 ottobre 2015