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Industria, la crescita in provincia si stabilizza

Fabrizio Riva e Luigi Buzzi

Fabrizio Riva e Luigi Buzzi

Sono confortanti i segnali dell’economia per il trimestre d’autunno, che annunciano che la crescita si stabilizza. Pur con differenze nell’andamento dei diversi settori, e sebbene condizionate da un contesto internazionale mutevole, le aspettative dell’industria alessandrina permangono ancora, complessivamente, in clima di fiducia, come si anticipava tre mesi fa, in particolare per la produzione, l’occupazione, la reddititività e l’utilizzo degli impianti.

Lo confermano i risultati della 164a Indagine Congiunturale Trimestrale di Confindustria Alessandria, che registra le previsioni di attività delle imprese associate per il trimestre ottobre-dicembre 2015.

Le attese positive degli imprenditori si rilevano anche dalla tenuta della propensione ad investire, dal calo del ritardo negli incassi, e dal progressivo aumento di chi ha lavoro per più di un mese. In sintesi, l’indice di previsione dell’occupazione è a +7, e sono in crescita gli indicatori della produzione a +14, e della previsione della redditività a +5. Riscontri meno positivi registano invece gli ordini totali a –2 (ma il 58% degli intervistati prevede invarianza), e degli ordini export a zero (mentre salgono al 66% gli imprenditori del campione che formulano previsioni di invarianza). La previsione di ricorso alla cassa integrazione resta marginale, anche se è in lieve crescita, ed è segnalata dal 15% degli imprenditori del campione, e la maggioranza degli intervistati (il 77%) prevede invariata l’occupazione. Il grado di utilizzo degli impianti sale al 74% della capacità, e la propensione ad investire, che segnala investimenti significativi o marginali, è dichiarata dal 74% degli intervistati. Il ritardo negli incassi scende ancora ed è segnalato dal 41% degli imprenditori, mentre il 74% ha lavoro per più di un mese.

I settori produttivi più rappresentativi mostrano andamenti in linea con l’indagine generale, con indici differenziati ed in alcuni casi discontinui, dal metalmeccanico alla chimica e alla gomma-plastica, e si segnala il progresso del comparto alimentare, legato come di consueto alla stagionalità.

La rilevazione riferita al settore dei servizi alle imprese mostra previsioni in miglioramento rispetto al trimestre precedente, con occupazione positiva che cresce a +6, il livello di attività che sale a +7 e i nuovi ordini positivi a +6, e rimane positivo anche il dato per la redditività. E’ stabile al 93,5% l’indice per chi ha lavoro per più di un mese.

 

I risultati dell’Indagine Congiunturale, elaborata dall’Ufficio Studi di Confindustria Alessandria, alla quale hanno collaborato circa novanta aziende associate, tra le manifatturiere e quelle dei servizi alla produzione, sono stati presentati il 21 ottobre ad Alessandria, dal Presidente di Confindustria Alessandria, Luigi Buzzi, e dal Direttore, Fabrizio Riva.

 

“Questa ultima indagine dell’anno 2015 presenta interessanti segnali sull’andamento dell’economia provinciale, anche se va inserita nel mutevole contesto internazionale – commenta Luigi Buzzi, Presidente di Confindustria Alessandria – Intanto, la produzione mantiene una tendenza positiva che sostanzialmente perdura dal secondo semestre 2014: si conferma infatti l’andamento del dato ulteriormente in rialzo. Anche l’occupazione, seppure segnalata costante dalla maggior parte degli imprenditori, continua a presentare un saldo ottimisti-pessimisti favorevole, e così è stato per tutto il 2015.

Questi riscontri seguono i dati positivi già evidenziati nelle passate rilevazioni. Per citare il Centro Studi Confindustria, e la sua indagine presso gli uffici studi del sistema confindustriale: “La crescita accelera nel terzo trimestre e si stabilizza nel quarto”.

Il Direttore di Confindustria Alessandria, Fabrizio Riva, aggiunge: “I principali indici “Sop”, che registrano lo sbilancio fra ottimisti e pessimisti, dopo due anni di rilevazioni in cui sono stati tutti e quattro positivi, presentano in questa indagine qualche segnale di incertezza per gli ordini. Si può ipotizzare che le nostre rilevazioni, che nei trimestri passati avevano correttamente anticipato il miglior riscontro della domanda interna, ora prendano nota del passo più lento di acquisizione degli ordinativi, pur sempre rimanendo in terreno di crescita”.

21 ottobre 2015

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