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Crisi Atm, il Comune di Alessandria spiega il suo punto di vista


 

In merito alla crisi ATM ed al dibattito che è scaturito nella seduta della Commissione Bilancio di ieri, l’Amministrazione Comunale ritiene doveroso precisare che la crisi aziendale è stata causata in misura prevalente dalla riduzione dei trasferimenti pubblici per il Trasporto Pubblico Locale, dalle scelte aziendali avvenute fra 2010 e 2011 che hanno aggravato nel tempo gli equilibri patrimoniali dell’azienda (la stipulazione di contratti factoring ad esempio), da una politica assunzionale di personale dipendente a tempo indeterminato e, non ultimo dalla incapacità aziendale di conseguire risultati economici positivi con riferimento ad altre linee produttive più redditizie (parcheggi a pagamento etc.).

Il Comune di Alessandria è intervenuto consentendo il completo ristoro dei finanziamenti relativi ai fondi TPL (trasporto pubblico locale) degli anni 2008 – 2011, sottratti, per vincolo di destinazione, alla procedura di dissesto finanziario dell’Ente, determinando, nel periodo 2013-2014, un flusso di cassa aggiuntivo pari a oltre 7 (sette) milioni di euro.

Tutti gli altri crediti della Società nei confronti del Comune di Alessandria e ricadenti nel periodo di dissesto finanziario, il CDA aziendale ha accettato transazione degli stessi con l’Organismo Straordinario di Liquidazione e pertanto, il Comune non deve più nulla a tale titolo.

Complessivamente dalla data di dissesto finanziario del Comune di Alessandria ad oggi, il flusso di cassa a favore della Società, al netto dei 7 milioni sopra citati, è stato di oltre 28 milioni di euro.

Già nel corso del 2012 l’Amministrazione Comunale ha segnalato i vincoli di contenimento della spesa derivanti dalla situazione di dissesto, nonché la necessità di rivedere i trasferimenti comunali per i servizi diversi dal TPL.

Il Consiglio Comunale del 5 agosto 2014, consapevole della crisi aziendale di A.T.M. S.p.A, ha approvato uno specifico atto d’indirizzo alla Giunta e alla Società per la definizione di un progetto di rilancio dell’Azienda nella scelta precisa di non abbandonare la gestione diretta del settore TPL; il progetto aveva e continua ad avere tre punti fondamentali:

  1. consolidamento in capo alla Società del contratto di servizio TPL per un periodo pluriennale di almeno 5 anni;
  2. ricerca di uno o più partner industriale / finanziario per superare l’impossibilità di ottenere margini operativi positivi dalla gestione e sfruttare economie di scala e manageriali, a livello economico territoriale più elevato. Su questo aspetto, il CDA di ATM ha concluso una specifica ricerca di mercato che ha portato ad alcune manifestazioni di interesse ritenute idonee e valide da parte dello stesso Organo societario;
  3. Attuazione di un piano strategico e di razionalizzazione aziendale che renda nuovamente credibile la medesima società.

Questo progetto, anche alla luce degli eventi fino ad oggi accaduti – dichiara Fabio Camillo, presidente del gruppo consiliare PD – rimane l’unica possibilità concreta e seria per consentire un futuro alla Società e ridare valore patrimoniale all’Azienda, oggi compromessa da un periodo passato fatto di trasferimenti finanziari che hanno gonfiato impropriamente la possibilità di spesa e di assunzioni da parte dell’Azienda, ma che non rispondevano ad alcuna logica di equilibrio gestionale e che sono venute meno con l’emersione del dissesto finanziario del Comune di Alessandria”.

L’Amministrazione comunale sta lavorando per fare in modo che gli esuberi di personale che deriveranno dal piano strategico di razionalizzazione aziendale possano trovare idonea nuova collocazione nell’ambito delle politiche regionali di mantenimento dei livelli occupazionali del settore che la stessa Amministrazione regionale si è impegnata ad attuare con le Organizzazioni Sindacali di categoria.

Mi stupisce – ha dichiarato il sindaco, Maria Rita Rossa – che qualcuno oggi faccia finta di non conoscere la situazione generale del trasporto pubblico locale nel nostro Paese e di A.T.M. S.p.A. in particolare, dopo che il Consiglio Comunale ha ampiamente dibattuto l’argomento in molte occasioni e non da ultimo in sede di approvazione dell’atto di indirizzo che risale ad agosto 2014; atto che ha dettato l’azione politica ed amministrativa perseguita fino ad oggi dalla Giunta. Invito tutti a non perseguire strade di mera strumentalizzazione tese solo ad ingannare e ad illudere disegnando percorsi immaginari e irrealizzabili. Dal giorno del mio insediamento, l’Amministrazione comunale ha deciso di affrontare i problemi guardando in faccia la realtà che per troppo tempo era stata occultata da velleitari tentativi di raccontare favole e stimolare sogni. Per A.T.M. ci aspetta una dura battaglia a favore del rilancio dell’Azienda e del mantenimento dei posti di lavoro. Entrambe le cose si possono ottenere solo con l’impegno, il sacrificio e la tenacia della politica.

Ci accusano che l’azienda è in difficoltà per il mancato trasferimento di fondi per 10 milioni di euro, ma, come si evince dai documenti contabili, ne abbiamo trasferiti ben oltre 28 milioni”.

14 ottobre 2015

 

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