Quanto frutta un cittadino al bilancio comunale? Tra tributi e balzelli vari la categoria delle “entrate” pesa sempre più sulle spalle dei singoli, da quando lo Stato ha iniziato a tirare i cordoni della borsa.
Le voci principali che alimentano il bilancio in entrata sono costituite da:
- Imposte e tasse (tutte le imposte e tasse che il Comune prevede/riscuote nell’anno);
- Contributi e trasferimenti pubblici (ricevuti dallo Stato, dalla Regione o da altri enti pubblici);
- Entrate extra tributarie (introiti che non dipendono da tasse e imposte pagate dai cittadini, es. proventi da servizi pubblici ed utili delle aziende partecipate) ;
- Prestiti (anticipazioni di cassa, finanziamenti a breve termine, assunzioni di mutui e prestiti);
- Vendite e trasferimenti di capitali (vendita di beni immobili e trasferimenti in conto capitale da parte dello Stato e da altri enti per finanziare investimenti di lungo periodo)
Le entrate di natura fiscale a cui sono chiamati a contribuire tutti i cittadini, cioè quei tributi che, sotto forma di imposte e tasse, colpiscono case e fabbricati, redditi da lavoro, come anche la tassa rifiuti, sotto l’amministrazione Marguati ammontavano a 434 euro di media nei cinque anni (con un calcolo meramente aritmetico che conteggia tutti i residenti, neonati compresi) mentre l’amministrazione Berutti ha alleggerito i nostri portafogli per 644 euro di tasse, nella stessa media pro capite calcolata sui cinque anni.
Un aumento del 48% rispetto alla precedente gestione.
Al di là delle voci singole anno per anno, vedere come sia cresciuta la pressione fiscale sulla casa, sul reddito (addizionale IRPEF, triplicata in 10 anni!!) ed i costi sostenuti dai cittadini per il trattamento e smaltimento rifiuti è estremamente significativo.
Se da un lato è innegabile che le politiche a livello centrale da parte dello Stato tendono a caricare i contribuenti di balzelli sempre nuovi, è altrettanto vero che ai Comuni rimangono dei margini decisionali sul valore di aliquota da applicare, avendo facoltà di modulare le aliquote in più o in meno rispetto a quella base e fissa la tariffa attraverso lo strumento della delibera di Giunta, oppure potrebbe far valere il proprio peso decisionale sulle direttive di indirizzo riguardo le tariffe di servizi, quali lo smaltimento rifiuti.
Si vuole precisare che per un confronto più corretto, essendo il confronto articolato tra più anni, è stato impiegato il valore reale delle voci di entrata, che corrisponde al valore nominale corretto dall’effetto dell’inflazione, in modo da rendere una misura conforme al reale potere d’acquisto.
Annamaria Agosti
I protagonisti:
Parte politica: Giunta Berutti
Responsabilità amministrativa: solitamente le delibere di Giunta che adottano questo tipo di orientamenti provenienti dallo Stato sono predisposte, per competenza professionale, dal Segretario Comunale, in cui incarico, all’epoca dei fatti narrati, era ricoperto da Alessandro Parodi .
Le fonti:
La fonte dei dati è il sito Openbilanci.it .Per le entrate, all’indirizzo a seguire, sostituendo al campo XXXX le 4 cifre dell’anno di consultazione desiderato.
14 ottobre 2015