Gli effetto grafici oggi possibili grazie al computer, la ricostruzione perfetta delle torri gemelle e soprattutto il 3D riescono a dare allo spettatore quella sensazione di vuoto attorno che sembra di essere anche noi sospesi sulla fune d’acciaio.
E’ questa la sensazione che si prova soprattutto se ci si siede a metà sala con lo schermo cinematografico che occupa tutta la nostra visuale e ci fa immergere pienamente nello spettacolo.
Questo è il cinema di oggi, dove la realtà virtuale riesce a far provare sensazioni inedite simili a quelle che evidentemente provò Petti quando andò a spasso nel vuoto.
E questa sensazione da sola vale il prezzo del biglietto.
Per il resto il film è sicuramente qualcosa di molto particolare: una storia vera che il regista Robert Zemeckis di Ritorno al futuro e molto altri, decide di realizzare affidando a Joseph Gordon Levitt (Sin Sity, Don John, Looper Il cavaliere oscuro) la parte del protagonista con un cast, Ben Kingsley a parte, di attorini semisconosciuti.
Il fil è a tratti emozionate, per come il protagonista spiega quanti sia importate per lui, mettere un filo fra le due torri gemelle e camminare, là nel vuoto, in mezzo alle nuvole, per un impresa che rimarrà nella storia.
24 ottobre 2015