Don Amilcare Boccio Cappellano degli Alpini nella Grande Guerra – che ha dedicato ai quattro anni (1915-1918) in cui il nostro concittadino Mons. Amilcare Boccio ha svolto con eguale dedizione e impegno il suo compito di soldato e di cappellano militare. A tutti i Salesi è noto che come combattente è stato decorato con medaglia d’argento al valor militare, con croci di guerra e con altre attestazioni di merito.
Peloia ha svolto al riguardo ricerche minuziose ad ampio raggio, prendendo in considerazione tutte le possibili fonti di notizie: archivi pubblici, documentazioni private, incartamenti militari, biblioteche, repertori fotografici… e spesso si è recato di persona sui luoghi di guerra menzionati stabilendo interessantissimi raffronti fra la situazione attuale e quella di cento anni fa. È riuscito così a dare un quadro ricco e completo, denso di novità assolute e finora ignote, di quei quattro anni di vita del nostro illustre concittadino.
I presenti, comprese le autorità – la Madre Superiora Anna Maria Draghi, molte consorelle, il sindaco Andrea Pistone, il senatore On. Dr. Daniele Borioli, assessori, rappresentanti del Gruppo Alpini salese e di numerosi Gruppi alpini dei dintorni, compreso il Dr. Bruno Pavesi presidente del Gruppo ANA Alessandrino – è rimasto avvinto per oltre un’ora dall’eloquio fluido e puntuale di Massimo Peloia. Al termine, con una semplicissima cerimonia, Pietro Baldi, presidente dell’Associazione Impegno Culturale onlus promotrice dell’evento, ha consegnato a Massimo per l’eccellente lavoro svolto il premio di ricerca “Pro Oppido Salarum 2015”. Per finire, uno squisito rinfresco preparato e offerto dalle suore.
Il libro di Massimo Peloia – 140 pagine che si leggono d’un fiato – è in distribuzione presso le due edicole salesi e presso la cartoleria Novoufficio. I proventi andranno a favore delle missioni delle Piccole Figlie del Sacro Cuore.
25 ottobre 2015