La posizione della Giunta regionale è incomprensibile visto che è da tempo che gli operatori chiedono una presa di posizione ufficiale dell’Ente. Come ricordato infatti dal Consorzio Tutela Vini D’Acqui ‘a fine mese di agosto vi è l’obbligo normativo per le Aziende di emettere le fatture di acquisto ai conferitori, adempimento che, in assenza di determina di resa come da programma triennale consortile, peraltro già sottoposto al vaglio degli organi competenti a livello regionale nei tempi dovuti, sarà impossibile per i conferitori ottenere prezzi anche solo a livello della vendemmia 2014, senza considerare il rischio della paralisi dei pagamenti’. Il silenzio della Regione quindi rischia di tramutarsi in un vero e proprio danno per tutto il comparto vitivinicolo”.
“È chiaro infatti che senza una adeguata presa di posizione della Regione si rischi di minare la redditività delle colture e quindi di dare un colpo ferale ad un settore che già per conto suo è sempre soggetto agli ‘umori’ del tempo, figuriamoci se oggi deve pure aver paura della burocrazia regionale. Nella mia interrogazione chiedo che si dia immediatamente seguito alla richiesta degli operatori in modo da non mettere in pericolo un simbolo piemontese come quello rappresentato dai lavorati dell’uva brachetto”.
Il consigliere regionale di Forza Italia Massimo Berutti
1 settembre 2015