Delle due l’una: o noi non siamo capaci di leggere il dizionario della lingua italiana o il Comune (I dirigenti? I politici?) si inventano cose che non esistono.
Ci riferiamo all’ultimo comunicato del Comune di Tortona che recita testualmente: “Il Comune di Tortona ha ritenuto mettere a disposizione i due posti (per i profughi – ndr) nella “foresteria” del Cora Kennedy”
Peccato che a termini di regolamento comunale pubblicato sul sito del Comune (http://www.comune.tortona.al.it/allegati/Regolamenti_comunali/Settore_servizi_alla_persona/Regolamento_r_i_s_s__cora_kennedy.pdf) la Foresteria al Cora Kennedy NON ESISTE.
Esiste invece il centro diurno, dove, per stessa ammissione della dirigente comunale Luisa Iotti (http://www.oggicronaca.it/anche-il-comune-replica-allindignata/) i profughi sono ospitati presso il Centro Diurno “I due posti – scriveva Luisa Iotti – non sono stati ricavati per sottrazione dalla disponibilità dei tre nuclei residenziali del Cora Kennedy, ma utilizzando – straordinariamente – una delle camere disponibili nel Centro Diurno”.
Che la foresteria del Cora Kennedy non esista, si rileva dallo stesso Regolamento comunale che in premessa recita: “La struttura si articola in nuclei funzionali di Residenza Assistenziale (RA a bassa intensità assistenziale), Residenza Assistenziale Flessibile (RAF a media intensità assistenziale) e Centro Diurno Integrato “Luigina Codevilla”, che sono collegati fra loro e godono del supporto dei servizi generali ausiliari.”
Non si parla di foresteria.
Qualcuno potrà obiettare che Foresteria e Centro Diurno potrebbero essere la stessa cosa, ma ancora una volta ci arriva in aiuto il dizionario della lingua italiana che spiega che si tratta di due cose ben diverse:
Foresteria: Locali destinati a ospitare le persone non residenti, spec. presso collegi o conventi; insieme di appartamenti tenuti a disposizione da aziende o enti per ospiti temporanei
Centri diurni per anziani: strutture che offrono vari servizi di natura socio-assistenziale alle persone della terza età. Hanno la finalità di essere un punto d’incontro, di aggregazione e sono un utile strumento di integrazione sociale e di serenità.
Quindi si tratta di due cose completamente diverse.
Se si voleva realizzare una foresteria, in luogo del Centro Diurno o considerare come tale il Centro Diurno, si doveva cambiare il regolamento comunale, cosa che non è stata fatta.
Il dubbio che ci sovviene è il seguente: non è che si è usato il termine “foresteria” per aggirare il problema della deroga della Commissione Regionale di Vigilanza?
Già perché nella “foresteria” i profughi possono stare senza deroga della Commissione Regionale, nel centro Diurno no.
E la Deroga della Commissione Regionale di Vigilanza non è mai arrivata, vero?
22 settembre 2015