municipio - IIl progetto preliminare presentato da AcosSi e riguardante principalmente il teleriscaldamento, pubblico soprattutto ma anche privato, è stato discusso mercoledì 16 settembre dalle Commissioni Consiliari “Gestione territorio, attività economiche e turismo” e “Opere pubbliche, viabilità e trasporti, protezione civile, polizia urbana” del Comune di Novi. Il progetto preliminare o Project Financing verrà esaminato ancora una volta dalle Commissioni Consiliari lunedì 21 settembre alle ore 21, sarà  licenziato martedì 22 settembre dalla Giunta Comunale e presumibilmente approvato mercoledì 23 settembre dal Consiglio Comunale. Successivamente verrà approntato un bando di gara che sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.  Tempi molto ristretti, ci sono scadenze da rispettare. In verità il progetto di AcosSi riguarda principalmente il teleriscaldamento, con un impegno di spesa previsto di 2.942.000 euro, ma tocca anche altri filoni quali l’efficientamento degli edifici pubblici con un investimento di 858.000 euro, l’illuminazione con una previsione di spesa di 225.000 euro e la formazione con 145.000 euro. Un progetto che prende le mosse dall’approvazione del Piano Energetico Comunale nel 2012 e successivamente dall’adesione al Patto dei Sindaci, atti con i quali il Comune di Novi ha dimostrato l’impegno sui temi della sostenibilità ambientale, adottando politiche mirate alla riduzione dei consumi energetici, all’utilizzo di energia proveniente da fonti rinnovabili attraverso sia la realizzazione di interventi, sia con un approccio culturale al tema ambientale, traducendo i propri sforzi nella definizione del Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile. Il progetto presentato da AcosSi, nelle intenzioni dei promotori, vuole contribuire al raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni di anidride carbonica e ad un servizio integrato che comprenda tutte quelle forniture di beni, prestazioni e servizi riconducibili al servizio energia ed al servizio di gestione e manutenzioni degli impianti elettrici degli edifici. Il vice-sindaco Felicia Broda ha svolto l’introduzione del progetto, spiegando che prevede l’installazione di due centraline, una davanti alla sede del gruppo alpini di Novi e l’altra nella zona del Museo dei Campionissimi. La prima, ha sottolineato, fornirebbe energia ad impianti sportivi, scuole, ed ai condomini dell’edilizia economica popolare presenti nella zona. Spiegando quindi  che l’Amministrazione  Comunale si impegna a sostenere inquilini in difficoltà economiche con fondi  sociali non solo per quanto riguarda gli affitti ma anche per le spese di riscaldamento. Il progetto presentato da AcosSi compoterebbe un risparmio di 32.000 euro grazie all’IVA agevolata e di 26.000 euro per la piccola manutenzione.  Ma nei dettagli del progetto sono scesi l’ing. Ferrini ed il dott. Riccardo Daglio dell’Acos. Il teleriscaldamento non sarebbe rivolto a tutta la città ma a zone circoscritte ed a singoli quartieri. “Ci sono impianti di trenta o quaranta anni fa-ha sottolineato l’ing. Ferrini-concentrati in poche centinaia di metri. Si vuole procedere ad una ottimizzazione delle risorse, senza investire su tutta la città, per lasciare ai novesi la possibilità di scegliere e quindi in questa possibilità anche quella di mantenere impianti tradizionali. Si tratta di una sfida ad alto valore aggiunto che ci vede coinvolti in prima persona e che si avvarrà di centrali termiche con cogenerazione, verdi e pulite. Sono previsti interventi sul parco impiantistico del Comune che abbiamo gestito in passato e che ha per oggetto edifici e scuole per cercare di migliorare l’efficientamento energetico. Con un risparmio per il Comune. Altro tema riguarda la realizzazione del Parco Energia che avrà scopi sia didattici che di formazione per professionisti. Con questa politica si può, anche, creare un volano turistico.” L’ing. Ferrini ha quindi rilevato che l’investimento per quanto riguarda il teleriscaldamento avverrebbero in un arco temporale di circa cinque anni e con tempi di ammortamento di trent’anni. Per quanto concerne gli impianti di illuminazione il progetto comporta la sostituzione di cirda milla lampagine con un risparmio sulle bollette. Riguardo l’utenza privata sono già state realizzate delle assemblee in condomini e sottoscritti dei pre-contratti.” Costanzo Cuccuru di Forza Italia-Lega Nord ha sottolineato l’importanza del progetto per quanto riguarda le aree metropolitane. “Bisogna capire-ha rilevato-se coprire Novi ed i cinquanta Comuni che fanno parte dell’Acos è sufficiente per la realizzazione di un progetto di questo tipo o se è necessario il coinvolgimento di contesti più ampi. Ci sono centomila euro di risparmio sulla gestione calore, abbiamo davanti un progetto ma ci sono temi sconosciuti e sarebbero necessari maggiori ragguagli in merito alla sua utilità.” L’Ing. Ferrini ha risposto affermando che l’Acos copre un territorio con cinquanta Comuni ma che il progetto verrà proposto ai Comuni di maggiori dimensioni. Rimarcando inoltre che nei pre-contratti sottoscritti è stata contemplata una clausola sospensiva e che riguarda l’aggiudicazione del progetto ad Acos. “Sul discorso pubblico-privato noi abbiamo portato all’Ufficio Tecnico un progetto completo ma il Comune risponde per la parte pubblica. La parte privata non deve incidere sulla decisione del Comune. L’efficientamento degli edifici pubblici prevede una spesa di 858.000 euro.” Chiarimenti ha chiesto anche Maria Rosa Porta e da Fabrizio Gallo.

Maurizio Priano


18 settembre 2015