Le manette sono scattate ai polsi di un clandestino: H.A. cittadino marocchino di 35 anni, irregolare sul territorio italiano, che è stato arrestato dai militari del Nucleo Radiomobile di Alessandria per rapina aggravata e continuata
Il malvivente, a seguito di articolate ed immediate indagini poste in essere dai militari operanti, veniva riconosciuto come l’uomo che indossando occhiali da sole, aveva compiuto, una di seguito all’altra, due rapine ai danni di passanti nelle prime di oggi, giovedì 3 settembre.
Nella fattispecie, verso l’1.30 il marocchino, a bordo di una bicicletta da donna di colore rosso, bloccava una coppia di giovani nei pressi della Sinagoga e, una volta affiancata, estraeva un grosso coltello da cucina con il quale minacciava i due che si vedevano costretti a consegnare la somma di 170 Euro ed i rispettivi telefoni cellulari.
Il rapinatore si allontanava subito dopo dal luogo della prima rapina. Evidentemente non pago del bottino, verso le tre di notte fermava un’altra coppia di giovani alessandrini in questo Corso Roma all’angolo con via Piacenza e, con modalità analoghe a quelle della rapina precedente, li minacciava sempre con lo stesso coltello facendosi consegnare la somma di Euro 400 (quattrocento) ed i cellulari, dandosi a successiva fuga.
I carabinieri della Compagnia di Alessandria allertati subito dopo le rapine sulla base della descrizione del rapinatore fatta dalle vittime e con l’ausilio degli strumenti di individuazione GPS attivi su uno dei cellulari rubati, riuscivano a localizzare il dispositivo dotato della specifica applicazione all’interno di una delle abitazioni della “kasbah” di via Verona.
Un attenta ricognizione nei pressi delle unità abitative, indirizzava le ricerche all’interno di un particolare appartamento al numero. 37 della citata via, all’interno della quale era alloggiato lo straniero.
Una perquisizione dell’abitazione occupata dal magrebino, portava i militari a reperire i telefoni cellulari occultati in vari punti dell’appartamento nonché del coltello utilizzato per la commissione delle due rapine. Nel cortile dell’abitazione veniva rinvenuta altresì la bicicletta utilizzata per la fuga. La refurtiva veniva restituita agli aventi diritto ed il coltello e la bici venivano posti sotto sequestro.
Dopo essere stato riconosciuto con certezza dalle vittime e dopo le formalità di rito, il rapinatore veniva rinchiuso presso la casa Circondariale “Cantiello e Gaeta” a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
3 settembre 2015