La situazione ,per quanto riguarda la nuova rete ospedaliera provinciale è quella che noi di Oggi Cronaca abbiamo sempre –purtroppo –tristemente annunciato già dal mese di dicembre 2014 cioè che l’Asl di Alessandria ha predisposto un Atto aziendale in cui si seguono le linee del Piano Sanitario regionale che comprende: due Presidi Ospedalieri di I livello, con bacino di utenza compreso tra 150.000 e 300.000 abitanti a Casale Monferrato ed a Novi Ligure, due Presidi Ospedalieri di base a Tortona ed Acqui Terme e n.1 Presidio Ospedaliero per zone particolarmente disagiate a Ovada.
L’atto Aziendale pubblicato sul sito dell’Asl di Alessandria al link http://www.aslal.it/allegati/ATTO_AZIENDALE_BOZZA_AL_14_SETTEMBRE.pdf è un mero documento amministrativo scritto in linguaggio burocratese poco comprensibile alla maggioranza delle persone che non dice nulla e non fa l’elenco dei reparti che verranno lasciati a Tortona.
Per capire cosa succederà bisogna leggere tra le righe e risalire al Piano sanitario originale e solo allora si comprende la devastazione che subirà l’ospedale di Tortona che (insieme a quello di Acqui) diventerà una diventeremo una specie di “succursale” di quello di Novi Ligure.
A Tortona rimarranno ortopedia, medicina e chirurgia con potenziamento della Senologia che sarà il punto di riferimento per tutta l’Asl provinciale e arrivo della fisiatria. Perdiamo Dea e Rianimazione, Pediatria, Oculistica, Urologia, e molto altro. Tortona insomma verrà depotenziata e riotta alla stregua di poco più che un poliambulatorio.
E tutto questo grazie ai nostri politici.
21 settembre 2015