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Incendio a Voghera, a nessun pericolo per la popolazione tortonese, ma i problemi sono altri


Qualche giornale ci è andato a nozze pubblicando le foto dell’incendio che si è sprigionato nel pomeriggio di sabato alla Piberplast di Voghera dove sono bruciati dei pannelli fotovoltaici, facendo un certo allarmismo, mentre l’incendio, a quanto ci risulta non ha creato problemi alla popolazione tortonese.

Una densa nube nera di fumo, che via via è andata scemando nel pomeriggio grazie al provvidenziale intervento di molte squadre dei Vigili del fuoco di Voghera ma anche di Alessandria.

E qui molti nostri colleghi si sono sbizzarriti. Anche noi abbiamo ricevuto diverse telefonate dai lettori (che ringraziamo) e ci siamo subito informati soprattutto sul materiale che stava bruciando e su dove si stava dirigendo al nube.

I vigili del fuoco di Tortona ci hanno confermato ce non c’era pericolo per la popolazione: fra tutto il materiale pericoloso   presente all’interno della ditta ha preso fuoco uno dei meno pericolosi.

Inoltre – ci è stato detto – anche quando brucia un cassonetto dei rifiuti è pericolo, per cui, una volta appreso che dall’Arpa non sono sono state diramate notizie e che i nostri Vigili del fuoco non erano in allerta ci siamo tranquillizzati.

Forse l’unica zona un po’ in apprensione poteva essere quella di Pontecurone ed infatti, il sindaco Ernesto Nobile si è subito attivato invitando la popolazione, a scopo puramente precauzionale a chiudere porte e finestre e prestare la massima attenzione in attesa ce la nube si diradasse, anche se i venti, a quanto pare non la portavano verso Pontecurone. Precauzione minima da seguire in questi casi, e solo per breve tempo giusto per consentire a pompieri di spegnere l’incendio com’è avvenuto dopo poche ore.

Insomma tutto è bene quel che finisce bene, ma è curioso notare come per 365 giorni all’anno viviamo vicino ad aziende di grande pericolosità che trattano sostanze tossiche e chimiche molto più inquinanti, viviamo in una zona tra l più inquinate d’Italia con tumori alle stelle, nelle cave vicino alle coltivazioni ci mettono di tutto, ci sono aziende che ci avvelenano continuamente, siamo assediati dai veleni e tante altre cose pericolose per l’ambiente e nessuno stranamente dice niente o si scandalizza più di tanto.

Poi arriva una semplice nube nera, a quanto pare, infinitamente meno pericolosa dei veleni nelle cave, dell’amianto, dei treni alle scorie o di quelle seppellite nella nostra zona, e fa scattare allarme e allarmismo: sia nella popolazione che nei giornalisti.

Come se il vero pericolo fosse in questa nube, presto fermata dai pompieri e non invece in tutte quelle altre cose sopra descritte. Perché?

 

PS. Noi siamo ancora tra le poche persone che si fidano di quello che dicono le fonti ufficiali e cioè che non c’è pericolo, speriamo solo che alla luce dei fatti questo risulterà vero……..

19 settembre 2015

 

 

La nube vista da Montemarzino. Foto di Paolo Canevaro

 

 

 

 

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