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I Nomadi devono restituire al Comune di Tortona 95 mila euro, ma la dirigente non doveva rispondere in prima persona?

Annamaria Agosti

Annamaria Agosti

Riportiamo di seguito l’intervento che la cittadina Annamaria Agosti ha effettuato durante il recente dibattito pubblico in pazza Malaspina sugli stranieri, sollevando la questione dell’acqua non pagata dai nomadi, i quali soltanto dal mese di giugno, con la sua Giunta, come affermato dal Sindaco Gianluca Bardone,  pagano regolarmente le bollette.

Chi ha pagato prima? Si era detto che una parte li aveva versati la Caritas? E il resto? A quanto ammonta? E chi la pagato? Il Comune cioè i cittadini?

Domande rimaste insolute.

Ecco comunque di seguito, l’intervento integrale di Annamaria Agosti.

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NON entrerò nella questione giusto, non giusto, razzisti, buonisti. Io sono abituata ad argomentare su dei dati, dei fatti, e non su opinioni.
I fatti e i dati del passato parlano chiaro. Già la gestione di una situazione tutto sommato più facile ha creato non poche difficoltà e confusione, e costi per i tortonesi. Mi riferisco a questi 20 anni, circa, con il campo nomadi a Tortona.

Anche in questo caso non dico sia stato giusto  o sbagliato. Voglio solo analizzare come è andata e presentare dei fatti.

E’ del novembre scorso la notizia che 95mila euro di fatture insolute dell’acqua al campo nomadi  dovranno essere PAGATE dal comune con i soldi NOSTRI. Cioè DENARO delle tasse pagate dai tortonesi, da quel gettito IRPEF che si alimenta anche con trattenute su stipendi, pensioni, eccetera.

Si vogliono spendere 95mila euro da questo capitolo di bilancio, mentre le tariffe dei servizi alla persona, mense delle scuole, rette della casa di riposo, vengono puntualmente alzate per  “non gravare sulla fiscalità generale”.

 

Per farmi un’idea, mi sono presa la briga di leggere il regolamento in vigore per il campo nomadi, siglato tra la comunità dei Sinti e il Comune di Tortona; secondo il regolamento dovrebbero tutti essere allontanati dal campo, e non lo dico per razzismo ma perché lo prevede il regolamento stilato e approvato tra Comune: se non si pagano le utenze viene revocata l’autorizzazione alla sosta nel campo.

 

ART. 6 – REGOLE DI COMPORTAMENTO DEGLI OSPITI

  1. e) I consumi di ogni genere (energia, acqua, raccolta rifiuti, utenze telefoniche, ecc) sono a totale carico degli utenti. [non dei cittadini di Tortona! Degli utenti!]

Finora, si è detto: ma non si può far pagare le bollette a loro, son intestate al comune…. bisogna farle intestare ai sinti.

 

Sbagliato anche questo. Il Regolamento, quello in vigore, e vigente come accordo tra Comune e Sinti,  prevede ESATTAMENTE questo, che le fatture siano intestate al Comune, sarà POI il COMUNE a richiedere il pagamento delle utenze e servizi… Lo prevede l’articolo 4.
 ART. 4 – AUTORIZZAZIONE ALLA SOSTA. REQUISITI ED OBBLIGHI.

 

ART. 3 – RESPONSABILITÀ DELLA STRUTTURA

1) La gestione dell’area attrezzata di sosta è affidata al Settore Servizi alla Persona il cui Dirigente adotta le decisioni operative generali, [omissis]  è responsabile dell’applicazione del regolamento, delle eventuali sanzioni e dei rapporti con gli utenti.

 

Appare chiaro come la questione critica non sia la presenza o meno dei Sinti, ma la loro GESTIONE, che è indipendente dal colore politico della Giunta di governo, ma dipende solo, ed unicamente, dalla gestione AMMINISTRATIVA del Comune. Da una figura di Dirigenza.

E allora, chi deve rispondere dei 95mila euro di acqua? Una fiscalità generale, espressione di governo politico, oppure chi opera come burocrate, adotta le decisioni operative generali ed è, nero su bianco “responsabile dell’applicazione del regolamento”, di quel regolamento  che prevede anche pagamenti che NON SONO MAI STATI CHIESTI?
Vogliamo davvero gestire con questa approssimazione  non solo il campo nomadi, che doveva contenere al massimo 80 persone e ne ha dentro 140, ma anche i profughi? Altre 140 persone?  Siamo sicuri?

Annamaria Agosti

5 settembre 2015

Una scorcio del pubblico presente al dibattito

Il campo nomadi di Tortona

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