La morte li aspettava là, appena svoltata la curva sulla strada provinciale che collega Casalnoceto a Castellar Guidobono andando a sbattere nell’unico masso della zona.
Cinquanta centimetri, forse anche meno e adesso Annalisa Cornaggia 24 anni di Sale e Riccardo Salvagnin 20 anni di Castelnuovo, con ogni probabilità sarebbero vivi, ma invece un destino crudele ha spezzato le loro vite per sempre.
Fare il sopralluogo dove sono morti i due giovani tortonesi, domenica pomeriggio è stato qualcosa di assurdo pr l’incredibile dinamica: sull’asfalto si vede chiaramente il segno della frenata delle gomme, che poi vanno avanti sull’erba, fuori strada, dritti fino a cozzare contro il masso che si trova ai lati del campo arato.
Sembra di rivedere la scena agghiacciante di una notte di divertimento di quattro giovani che tornano a casa, e all’improvviso l’auto uscita dalla curva dopo il rettilineo sbanda.
Sembra di assistere alla manovra del conducente Alex Aleo, 30 anni di Alluvioni Cambiò: esce a velocità troppo elevata dalla curva e per non andare dritto su un campo arato che avrebbe probabilmente salvato la vita a tutti, cerca di rimanere sulla carreggiata: prende il volante, lo sterza a destra, ma la macchina è come un proiettile impazzito e non è più controllabile.
Il piede schiaccia sul freno, ma è tutto inutile, l’auto esce fuori strada, colpisce il masso, carambola. Forse più volte. L’impatto è violentissimo. Annalisa e Riccardo muoiono sul colpo, Alex è in fin di vita all’ospedale di Alessandria, dato ignobilmente per morto per qualche ora da un collega pressappochista che non è stato in grado di fare il suo lavoro ma poi ha ritrattato.
Sta lottando tra la vita e la morte, ma è ancora vivo, per fortuna.
Malconcio ma vivo è il quarto giovane a bordo della Opel: Luca Martino, 23 anni di Castelnuovo ha riportato ferite guaribili in oltre un mese ma è sotto choc.
Gli agenti della polizia stradale hanno parlato con lui cercando di ricostruire la dinamica dell’incidente, ma è sufficiente recarsi sul posto per rendersi perfettamente conto di cosa sia successo.
Sul masso dove hanno perso la vita due persone qualcuno ha messo delle orchidee bianche, una torcia e altri oggetti, ma soprattutto un breve messaggio: “Resterai sempre nel nostro cuore” ma genitori, parenti amici e tante persone che non conoscevano i due ragazzi avrebbero preferito non ci fosse alcun ricordo, ma la loro voce, il loro gridare, il loro essere vivi.
Angelo Bottiroli
7 settembre 2015