Si tratta di A.M., 16 anni, nato a Piacenza, e N.D. e N.K., fratelli di 17 anni nati in Ucraina, tutti residenti ad Alessandria e già noti per aver commesso, in passato, diversi reati tra i quali il furto e il danneggiamento.
Intorno alle 19.00 di ieri, un equipaggio delle Volanti della Questura è intervenuto in Via San Giovanni Bosco su segnalazione di rapina, ai danni della 15enne citata, commessa da un gruppetto di coetanei della ragazza.
Giunti sul posto gli operatori hanno identificato la ragazza la quale ha riferito che, poco prima, mentre si trovava in compagnia di un’amica e di due ragazzi, uno di quali è stato successivamente identificato per N.K., era stata avvicinata dal fratello di quest’ultimo e da altri due giovani.
I tre, inizialmente, avevano iniziato a “importunarla” a parole e in maniera giocosa ma, successivamente, uno di loro, N.K., aveva cominciato a spintonarla e a prenderla per il collo bloccandone i movimenti con l’avambraccio. Nel frattempo, gli altri due ragazzi, approfittando della distrazione della 15enne, avevano raggiunto la borsetta che lei aveva lasciato incustodita su una panchina e, dopo essersi impossessati del cellulare contenuto all’interno, si erano allontanati.
La ragazzina, che al momento dell’arrivo degli operatori mostrava ancora evidenti i segni dell’aggressione, tra i quali rossore al collo e ad un occhio e abrasioni al braccio sinistro, si è ricordata di aver sentito che due dei tre ragazzi si sarebbero recati nei pressi della stazione e che il terzo, invece, avrebbe raggiunto Piazza Genova.
I poliziotti, pertanto, si sono immediatamente recati presso i luoghi indicati e hanno trovato A.M. e N.D. seduti su una panchina. Sottoposti a perquisizione personale, che ha dato però esito negativo, i due ragazzi sono stati condotti in Questura per ulteriori accertamenti.
Stessa sorte è toccata a N.K., individuato poco dopo in Piazza Matteotti.
I primi due sono stati denunciati per il furto, in concorso, del cellulare della ragazza mentre il terzo è stato denunciato per le lesioni personali cagionatele nel corso dell’aggressione.
Dell’accaduto è stato informato il P.M. presso il Tribunale di Torino che ha disposto l’affidamento dei tre minori ai rispettivi genitori.
In considerazione del fatto che i genitori di A.M., essendo fuori città, non avrebbero potuto raggiungere il figlio fino alla mattina successiva, lo stesso P.M. ha disposto di trattenere il ragazzino in Questura in attesa dell’arrivo di almeno uno dei due.