Un vero tuffo nel passato ha accolto chi si è recato a Sale nei giorni scorsi ad accogliere chi transitava in Piazza Garibaldi, porta d’accesso al paese, una grande trebbia in legno, profumo di grano mietuto ed il ritmico tonfo di un Landini testacalda dalla cui marmitta si alzavano volute di fumo nero e schizzi di olio ad ogni accelerazione. Un tuffo indietro nel tempo di cinquant’anni nelle campagne tortonesi: questa era la seconda edizione della festa dell’agricoltura “C’erano una volta e ci sono ancora”.
Tradizione ed innovazione con un attento sguardo alle tipicità ed eccellenze locali: accanto ai vecchi testacalda, i nuovi trattori ipertecnologici, il tutto contornato da un laboratorio di falegnameria e di disegno con il gessetto per i più piccoli, da una mostra di modellini di mezzi agricoli, dall’arte dei Madonnari di Bergamo e dai canti del coro de “i Uataròn”, oltre a bancarelle a tema, trebbiatura ed aratura d’epoca, alla presentazione della prima de.c.o. comunale “zucca martleta” e da un concorso per le zucche più strane e più pesanti. Presenti gli stand delle sagre di alcuni comuni della Bassa Valle Scrivia: la Sagra del Sedano di Alluvioni, dell’Aglio di Molino dei Torti, del Salamino di Grava e la locale Sagra della Lasagna di Sale, che hanno portato le proprie specialità.
Notevole, infine, l’allestimento a tema delle vie del paese, con balle di pagnia, zucche, attrezzi agricoli e trattori, merito degli infaticabili volontari che si sono adoperati per rendere la manifestazione una vera festa per tutti!
29 settembre 2015