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A Castelnuovo Scrivia sentire il concerto di Ron costava solo due euro a persona, troppo?


Egregio direttore,

le scrivo questa mail solo ora in quanto solo oggi mi sono accorta della lettera inviata alla Vostra redazione il giorno
05/09/2015.
Sono la titolare del bar citato in quell’articolo e vorrei spiegare ai lettori alcune cose.
Alcuni mesi prima della “serata Cassola” clienti abituali e non iniziano a prenotare il tavolo per quella serata.
Ogni anno le richieste di posti a sedere sono sempre più numerose tanto che abbiamo dovuto porre un limite.
Quest’anno avevamo 300 prenotazioni e a molti abbiamo dovuto dire NO.
Il gentile cliente che ha scritto quella lettera dovrebbe sapere che il Comune di Castelnuovo Scrivia si fa pagare in anticipo e senza possibilità di restituzione in caso di maltempo, la “tassa di occupazione del suolo pubblico”, ovviamente più spazio si occupa e più si paga…
Inoltre per servire meno indegnamente possibile tutte le persone sedute ai tavoli fuori più le centinaia di clienti che si avvicendano all’interno del locale, serve personale e il personale va pagato.
Dallo scontrino pubblicato si vede chiaramente che solo 3 persone su 5 hanno “consumato”.
Noi non obblighiamo nessuno a consumare per forza ma facciamo pagare “ben” 2 euro a persona per l’occupazione del posto a sedere, durante un concerto di beneficenza.
Questi 2 euro vengono utilizzati quindi principalmente per le spese sostenute.
Ecco spiegato il motivo di 18 euro, non per 2 caffè ed un amaro, per i quali il cliente ha speso 8 euro, cifra che rientra nei limiti di legge, ovvero la consumazione al tavolo può al massimo essere raddoppiata.
Il cliente è stato inoltre dotato di menù con tanto di prezzi esposti, compresi i 2 euro denominati “coperto”, quindi se non gli stava bene poteva tranquillamente alzarsi e lasciare il posto alle numerose persone che avrebbero pagato per stare al posto suo!
Concludo dicendo che la serata è stata sicuramente positiva per quel che riguarda lo scopo ottenuto, ovvero la raccolta fondi per una associazione importante come la Franca Cassola Pasquali e che i commercianti come noi
non si fanno pubblicità per quanto donano all’associazione.

Cordialmente,

Daniela Albanese



Ringraziamo la titolare del bar per aver spiegato la situazione che consideriamo definitivamente chiarita.

28 settembre 2015

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