I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile di Alessandria hanno denunciato per guida sotto l’influenza di sostanze stupefacenti un cittadino italiano di 36 anni, pregiudicato, residente a Genova. Il 4 agosto alle ore 12.15 circa giungeva una telefonata anonima al 112 da parte di una persona che molto allarmata segnalava un uomo che, barcollante, si era appena messo alla guida di un’auto di cui forniva marca, modello, colore e targa, dicendo che si era allontanato in via Sacco. La pattuglia iniziava le ricerche per tutto il quartiere Cristo e fermava l’uomo in via Casalcermelli poco dopo mentre era alla guida dell’auto di sua proprietà. Fermato il mezzo, i militari accertavano che le condizioni fisiche dell’uomo erano precarie per poter condurre un veicolo e nell’abitacolo venivano anche rinvenute una siringa, un lacco emostatico e delle fiale di acqua che facevano sospettare l’uso di stupefacenti. Veniva così accompagnato in ospedale per i prelievi ematici e le analisi cliniche al fine di accertare quanto già ammesso verbalmente dall’uomo cioè di avere fatto uso di eroina. Gli esiti degli esami confermavano ovviamente l’uso di eroina da parte del 36enne, cosa che gli comportava la denuncia all’Autorità Giudiziaria e il ritiro immediato della patente, mentre l’auto veniva sequestrata ai fini della confisca.
I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile di Alessandria hanno denunciato per guida senza patente, minacce, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale un cittadino ecuadoriano di 29 anni, pregiudicato, e per minacce e oltraggio a pubblico ufficiale una cittadina colombiana di 40 anni, coniugi residenti ad Alessandria. I militari alle 14.00 circa del 4 agosto si trovavano nel piazzale del Bennet di Astuti quando notavano un’auto con alla guida l’ecuadoriano e la donna seduta nel sedile passeggero. Alla vista dell’auto di servizio l’auto cambiava strada e i due occupanti cercavano di scambiarsi di posto, facendo sedere sul posto del conducente la donna. La mossa ovviamente non sfuggiva ai militari che li fermavano mentre stavano ancora scambiando i posti e dalla richiesta dei documenti accertavano che l’uomo aveva lasciato il posto di guida perché era privo di patente perché mai conseguita, accertando che per lo stesso motivo l’uomo era già stato denunciato in passato altre tre volte. I due venivano successivamente accompagnati in caserma dove, durante la redazione degli atti, insultano ripetutamente i militari, minacciandoli di ritorsioni gravi per loro e le loro famiglie. In particolare, l’uomo oltre a insultarli riferiva che avrebbe fatto fare loro del male dai suoi amici, riferendo che li avrebbe aspettati per vedere dove avevano parcheggiato le loro auto per farle saltare in aria. Ovviamente, a parte la sceneggiata con le consuete minacce e insulti, entrambi venivano denunciati per i reati commessi e il mezzo veniva sequestrato e affidato alla donna per condurlo fino alla propria abitazione. Non soddisfatti di quello che avevano commesso, i due decidevano di usare nuovamente l’auto la mattina del 5 agosto, venendo fermati alle ore 12.00 in corso Borsalino questa volta con la donna alla guida e con l’uomo sul sedile del passeggero. Era però evidente che l’auto, sottoposta a sequestro amministrativo il giorno prima, non poteva essere portata fuori dal luogo di custodia e per questo motivo entrambi venivano denunciati per la sottrazione di cose sottoposte a sequestro amministrativo, con il conseguente ritiro della patente di guida della donna che la guidava. L’auto a quel punto veniva sequestrata e consegnata a depositeria giudiziale in considerazione che i due continuavano a utilizzare il mezzo non curandosi dei provvedimenti imposti.
11 agosto 2015