Film di ottima fattura che hanno poco o nulla da invidiare ai lungometraggi dei grandi registi. Questo il commento più gettonato fra gli applausi e molti “bravo” da parte del pubblico che venerdì sera ha affollato il D-cafè per la presentazione di 7 cortometraggi realizzati dal regista tortonese di origini novese Daniele Lince che ha presentato personalmente ogni cortometraggio.
Sono quelli realizzati negli ultimi 7 anni, con una media di uno all’anno, gli ultimi dei quali entrati tra i migliori e scelti tra i numerosi festival internazionali del cinema “corto” fra cui quello di Cannes.
Prima della proiezione di ognuno dei 7 film, Daniele ha spiegato al pubblico alcuni dettagli e alla fine chiedeva se era piaciuto, ma soprattutto cercava un giudizio critico del pubblico per capire dove poter migliorare ancora,
Interessante quando ha spiegato come nascono sceneggiatura e trama di un film, che non è mai precostituita ma può cambiare genere dopo gli incontri con i collaboratori, alcuni dei quali presenti in sala.
Il pubblico ha apprezzato facendo domande. Molti consensi anche per le trame, la fotografia e le riprese avvenute nella zona: Tortona, Novi Ligure e in provincia di Alessandria.
Le immagini esterne fanno vedere una città poliedrica, diversa, persino molto più bella di quella che forse è in realtà.
Per alcuni cortometraggi Daniele Lince ha spiegato la difficoltà nel girare alcune scene, come quelle in notturna sotto i portici di Tortona o Novi Ligure, o la scena della scalinata del lavello dove il protagonista scende mentre tutti salgono.
Particolarmente di attualità il film “Pelle” sul problema del razzismo e della diversa, ma anche “Sesso droga e Slot machine” sul vizio del gioco.
Tanti applausi per il giovane regista tortonese che ha dimostrato una grande bravura .
9 agosto 2015