Chi ci etichetta come razzisti dovrebbe meditare sulle ultime parole che ci ha detto il vice prefetto di Alessandria, al termine di una lunga telefonata avvenuta venerdì pomeriggio quando abbiamo sollevato l’eccezione sulla possibilità che la Prefettura non faccia in tempo a perfezionare le pratiche per il primo settembre quando a Tortona e dintorni dovrebbero arrivare 130 tra profughi e migranti.
La risposta del vice prefetto è stata: “Qui arrivano di continuo, ogni giorno, il problema è trovare loro una sistemazione.”
E’ l’ennesima affermazione che unita ai tanti segnali che andiamo ricevendo da molto tempo, come il Piano di accoglienza della Regione fino al 2020, la fibrillazione di alcuni gestori di agenzie immobiliari, a altri, ci portano inevitabilmente a pensare che, almeno per i prossimi cinque anni, saremmo “invasi” da uno stuolo di migranti che non sappiamo più dove mettere.
Ma andiamo con ordine raccontando innanzi tutto cosa è successo venerdì sera. Giovedì è scaduto il bando per ospitare oltre 500 profughi e migranti in tutta la provincia di Alessandria. Venerdì mattina c’è stata l’apertura delle buste ma mentre il vice Sindaco, di Tortona Gianluca Silvestri si recava inutilmente in Prefettura ad Alessandria per presenziare all’apertura dei plichi ed è stato allontanato perché erano ammessi esclusivamente i rappresentanti legali dei soggetti partecipanti al bando, noi che lo abbiamo saputo con una semplice telefonata senza recarci in Alessandria, abbiamo deciso di contattare i funzionari preposti telefonicamente.
L’apertura delle buste è andata avanti per tutto il pomeriggio, ma mentre il Comune decideva di inviare formale richiesta alla Prefettura affinchè comunichi in tempi rapidi gli esiti della gara, consentendo così all’Amministrazione di avviare azioni e provvedimenti necessari e conseguenti, noi abbiamo preferito contattare nuovamente la Prefettura e dopo un bel po’ di tentativi, finalmente dopo le 19 riusciamo a parlare direttamente col vice Prefetto che molto gentilmente ci ha contattato telefonicamente rispondendo alla nostra richiesta.
Il vice Prefetto ci ha confermato che sono arrivate molte offerte da privati che hanno messo a disposizione abitazioni attraverso le associazioni.
A noi risulta che per la zona di Tortona siano arrivate 5 offerte e di cui 4 che riguardano la città e una i paesi circostanti che dovrebbero “coprire” la richiesta dei 130 stranieri ma il vice Prefetto non ha voluto sbilanciarsi.
“In questa fase – ci ha detto il dott. Ricciardi – abbiamo solo provveduto all’apertura delle buste per verificare se vi fossero i requisiti senza entrare nel merito dell’ubicazione dei luoghi per cui non posso essere preciso e dare informazioni in merito. Da lunedì provvederemo a richiedere ai soggetti non completamente in regola, la documentazione mancante, assegnando loro il tempo di dieci giorni per farcela avere”.
“Ma in questo modo – replichiamo noi – si sforano i tempi previsti che indicavano il primo settembre la data di arrivo degli stranieri in provincia. Ce la fate lo stesso con i tempi?”
E qui c’è stata la risposta che ci ha indotto ad una profonda riflessione, cioè il vice prefetto che ammette che ormai gli stranieri arrivano ogni giorno e praticamente il grosso problema non quanti arrivano ma dove sistemarli.
Ci è parso di comprendere quindi che le date del bando di accoglienza per i profughi, cioè dal 1° settembre al 31 dicembre siano messe un po’ a caso visto che, con ogni probabilità questi stranieri rimarranno qui per molto, molto tempo.
Questo ovviamente “ingrasserà” tutti coloro che hanno un alloggio sfitto e anche i titolari delle agenzie immobiliari che percepiranno la provvigione pari ad un mese di affitto se riusciranno ad affittare i tanti immobili che i privati hanno dato loro in gestione a qualche associazione che si occupa dell’accoglienza di profughi e migranti.
23 agosto 2015