Una donna residente a Valenza ad inizio giugno aveva denunciato la clonazione della sua carta di credito perché con la stessa risultavano due operazioni, per oltre 1000 euro, che lei non aveva mai eseguito. La prima di queste operazioni risultava un versamento eseguito on line a mezzo di modello F24 per il pagamento di contributi INPS eseguito dalla napoletana la quale inseriva nel modello di pagamento tutti i suoi dati rendendo possibile la sua identificazione.
La clonazione della carta di credito è avvenuta grazie un messaggio promozionale che la valenzana aveva ricevuto sul suo cellulare che invitava a collegarsi a un link indicato nel messaggio per una ricarica che sarebbe stata poi rimborsata nei mesi a seguire, ma solo per una ricarica effettuata mediante carta di credito.
La vittima eseguiva tale ricarica indicando i dati della sua carta di credito che venivano così acquisiti dalla napoletana. Ovviamente la ricarica non è mai stata rimborsata e anzi veniva clonata la sua carta di credito con la conseguente esecuzione delle due operazioni non autorizzate.
Per tali motivi, la 37enne autrice della clonazione della carta, utilizzata successivamente per effettuare dei pagamenti a suo nome, veniva denunciata all’Autorità Giudiziaria per l’utilizzo di carta di credito senza averne il possesso o il titolo.
13 agosto 2015