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L’indifferenza delle sagre nei confronti della sofferenza animale è vergognosa


Anche quest’anno è arrivata puntuale la protesta nei confronti delle sagre a base di carne che si svolgono nella nostra provincia, in particolare contro una delle sagre simbolo, quella di Castelferro, che colpisce per l’utilizzo di uno degli animali più miti, l’asino, per farne salamini.

La protesta si svolge da oltre dieci anni. Nel tempo si sono avvicendati attivisti, gruppi e associazioni animaliste, ma ultimamente partecipano anche persone non appartenenti a nessuno di questi gruppi, semplicemente indignate, venute a conoscenza delle iniziative tramite Internet e i social network.

Proteste pacifiche e silenziose, in cui i volontari si limitano a mostrare cartelli e striscioni con slogan come “Nutrirsi senza ammazzare nessuno è possibile, scegli di farlo” e a distribuire volantini che invitano alla riflessione. Negli ultimi anni sono comparse anche affissioni pubblicitarie in Alessandria che invitano esplicitamente a “evitare le sagre basate sull’uccisione di animali”, quest’anno estese a numerose altre cittadine e paesi della provincia, fino ad arrivare fuori provincia, come a Nizza Monferrato (nel mese di luglio, ndr).

Campagne pubblicitarie rese possibili solo grazie al sostegno di tante persone. È un dato di fatto che il numero dei vegetariani, compresi quelli vegani, sia in costante crescita nel nostro paese e anche l’offerta di prodotti 100% vegetali dai negozi di alimentazione naturale alla grande distribuzione sia in aumento. Coloro che stanno lottando per questo cambiamento sostengono non solo il diritto degli animali a non essere uccisi, ma anche il diritto di tutti a vivere in un pianeta più integro e sano, in cui non esista più il problema della fame. Sono ormai note le pesanti ripercussioni che la produzione di carne, latte e uova ha in termini di consumo di risorse (acqua, terreno, energia, cereali), deforestazione, perdita di biodiversità, cambiamento climatico e inquinamento. Con un’alimentazione 100% vegetale ci guadagneremmo tutti, noi in benessere e salute, gli animali e l’ambiente.

Eppure la tradizione delle sagre che promuovono abbuffate di carni di tutti i tipi (asino, maiale, cinghiale, vitello, fassone, coniglio, galletto, struzzo, pesce, ecc.) sembra indifferente o sorda a tutto questo e al mutare dei tempi.

Agire Ora – Alessandria


Lav e Leal Sezioni provinciali

19 agosto 2015

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