La proposta di legge predispone uno strumento di intervento ad hoc per sostenere le imprese danneggiate dagli eventi calamitosi che si sono verificati con sempre maggiore frequenza in questi ultimi anni. Il provvedimento in esame, a tale fine, propone una modifica della l.r. 38/1978 che disciplina gli interventi a seguito di eventi calamitosi. In particolare viene istituito un fondo gestito direttamente dalla Regione, o attraverso un ente in house providing, al fine di sostenere il ripristino delle attività delle imprese danneggiate da calamità naturali. Si prevede la concessione di agevolazioni economiche sotto forma di prestito rimborsabile a tasso agevolato o, in casi eccezionali, di contributo a fondo perduto. E’, inoltre, prevista l’istituzione di un fondo di garanzia rotativo per favorire e agevolare l’accesso al credito. Si stabilisce la non cumulabilità delle agevolazioni di cui all’articolo 8 con i benefici derivanti da garanzie assicurative, oltre l’importo complessivo degli investimenti ammessi. Sono previste però forme di premialità per le imprese che stipulano assicurazioni contro eventi calamitosi. Infine si dispone che agli intereventi previsti dalla legge possa essere dato corso a seguito della dichiarazione dello stato di calamità da parte del Consiglio regionale o dello stato di emergenza da parte del Consiglio dei Ministri.
“La legge ha una dotazione iniziale pari a 8milioni di euro – spiega l’azzurro -. Una cifra importante visti anche i continui tagli che le Regioni subiscono da Roma. Sicuramente si tratta di un risultato importante perché da risposta finalmente a tutta una serie di soggetti privati che oggi subivano il la beffa oltre il danno e si da finalmente risposta e sostegno a quel tessuto produttivo che la legge fino ad oggi non prendeva in considerazione. Ci vorranno circa 5/6 mesi per avere le misure attive e potranno fare richiesta i soggetti che hanno subito danni a partire solo dall’alluvione 2014. Continuerò a cercare di lavorare per venire incontro alle esigenze degli Alessandrini e dei Piemontesi che subiscono danni di questo tipo: le Istituzioni devono essere pronte a fare la loro parte per evitare che per eventi esterni si vedano morire attività strategiche per il nostro territorio”.
2 agosto 2015