L’indagine prendeva spunto dalla denuncia presentata ai primi di gennaio da un uomo residente a Felizzano che riferiva della clonazione della sua carta bancoposta perché con la stessa risultavano tre operazioni e i prelievi, per un totale di 300 euro, che lui non aveva mai eseguito.
Infatti, tale carta era rimasta sempre nella sua disponibilità e non la aveva mai ceduta a nessuno. Partendo da una di queste operazioni e relativa alla ricarica di un numero di telefono, i militari riuscivano a risalire all’intestatario del numero ricaricato che veniva pertanto denunciato all’Autorità Giudiziaria per la frode informatica commessa.
17 agosto 2015