Lo stesso è stato inoltre denunciato in stato di libertà per il possesso di strumenti abitualmente utilizzati per introdursi nelle abitazioni al fine di commettere furti.
Nel corso di un ordinario servizio di controllo del territorio, un equipaggio delle Volanti della Questura ha notato il ragazzo in bicicletta che percorreva, a velocità sostenuta, una via del centro cittadino.
Gli operatori, anche in considerazione dell’ora tarda, hanno ritenuto opportuno fermarlo per un controllo ma il giovane, alla vista dell’auto di servizio, ha accelerato la marcia compiendo numerose manovre pericolose nel tentativo di fuggire.
Ad un certo punto il ragazzo, convinto di aver ormai “seminato” i poliziotti, ha abbandonato in terra la bicicletta e si è disfatto, lanciandoli tra le auto in sosta, della felpa che aveva indosso e del borsello che portava a tracolla.
Gli operatori, invece, dopo un impegnativo inseguimento, comunque in sicurezza, in alcune vie limitrofe, e dopo averlo inseguito anche a piedi, sono riusciti finalmente a raggiungere il fuggitivo.
Questi, per evitare di essere identificato, ha spintonato con estrema forza gli agenti che, seppur a fatica, sono riusciti a fermarlo e ad ammanettarlo.
All’interno del borsello, lanciato durante la fuga, i poliziotti hanno rinvenuto e sequestrato una serie di oggetti, solitamente utilizzati per introdursi furtivamente nelle abitazioni, tra i quali due scalpelli, un grosso cacciavite, due torce di piccole dimensioni e due paia di guanti.
Il giovane, la cui perquisizione personale ha dato esito negativo, ha tentato di negare le proprie responsabilità, dichiarando di aver trovato in terra il borsello, e non ha fornito alcun elemento utile per rintracciare i parenti presso i quali sosteneva di abitare.
Solo successivamente il giovane ha deciso di collaborare fornendo l’utenza telefonica di una zia la quale ha informato i poliziotti che, lo scorso mese di luglio, il nipote aveva deciso di andare a vivere a casa di un amico, peraltro a lei sconosciuto.
Il 18enne è stato arrestato in flagranza per aver opposto resistenza agli operatori – fatto particolarmente grave anche per le modalità in cui è avvenuto – e condotto presso le camere di sicurezza della Questura a disposizione dell’A.G.
Lo stesso, inoltre, è stato denunciato in stato di libertà per il possesso ingiustificato degli oggetti precedentemente descritti.
26 agosto 2015