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A Pozzolo arrivano terre da scavo movimentate dalla ditta Franzosi, indagata dal Noe. Allarme di un consigliere


Enrico Orlando

Che cosa sta succedendo a Pozzolo Formigaro? Secondo il consigliere comunale Enrico Orlando, il paese sta diventando pattumiera delle infrastrutture strategiche Ligure – Piemontesi, ma ciò che preoccupa il consigliere sono strani moventi di terra e la risposta del Comune di Pozzolo che conferma che la movimentazione sarebbe affidata alla ditta Franzosi indagata dal Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri (Noe) nell’ambito dell’inchiesta sui veleni che sarebbero stati interrati alla periferia di Tortona.

Tutto è contenuto in una nota, a firma dello stesso consigliere che pubblichiamo integralmente di seguito. In alcuni tratti forse è un po’ tecnica perché cita le leggi, ma alquanto dettagliata che abbiamo deciso di non modificare per non incorrere inavvertitamente in errori che potrebbero adire ad errate interpretazione.

Vi suggeriamo di leggerla tutta per il pesante scenario prospettato.

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Il sottoscritto Enrico Orlando, in qualità di Consigliere Comunale di Pozzolo Formigaro, a seguito di segnalazione pervenute da cittadini relativamente ad una sensibile intensificazione del transito di mezzi provenienti e diretti al sito di cava autorizzato in comune di Pozzolo Formigaro nei pressi della cascina Girasolina sulla ex SS per Alessandria a far tempo dal 21 luglio scorso, ha provveduto a chiedere urgentemente via mail in data 28 luglio chiarimenti al Comune di Pozzolo Formigaro in merito alla provenienza e destinazione di detti mezzi, agli atti autorizzativi che prevedono l’utilizzo del sito di cava in questione ed ai controlli posti in essere dalle autorità comunali preposte. Con risposta pervenuta tempestivamente via mail il Comune di Pozzolo trasmetteva la Deliberazione 224 del 28.02.2014 della Giunta regionale Liguria con la quale è stato approvato il Piano di utilizzo delle terre e rocce da scavo proveniente dal cantiere di Genova nell’ambito dei Lavori di “Potenziamento infrastrutturale del Nodo ferroviario di Genova – tratta Voltri Brignole in comune di Genova” informando che con tale atto il sito di cava cascina Girasolina è stato individuato quale sito di deposito per detta opera.

Dalla documentazione si evince che nel sito in questione autorizzato in capo alla ditta Franzosi nel 2012 verranno conferiti 328.000 mc. di materiali da scavo. La ditta in questione risulta recentemente coinvolta in un’inchiesta sul traffico illecito di rifiuti nelle cave del tortonese. Inoltre, una parte del materiale di scavo risultava inizialmente destinato al deposito per la riqualificazione ambientale della cava in località cascina Viscarda in comune di Sale, posta sotto sequestro negli scorsi mesi nell’ambito della stessa operazione investigativa condotta dai carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico e dal Nucleo Investigativo del Corpo Forestale dello Stato di Alessandria. Si riportano i passi più signficativi della documentazione dalla quale risulta che: – “L’assenza di amianto dalle terre da scavo non è stata verificata. Anzi, alcuni campioni allegati al database dimostrano la presenza di della fibra, almeno nelle prime sezioni dello scavo della galleria bretella da Voltri a Fegino (zona di contatto tra brecce e basalti)”. -“benchè il Proponente non faccia cenno ad eventuali fenomeni naturali che potrebbero per alcuni parametri portare ad un superamento delle concentrazioni limite di riferimento, gli interventi sembrano ricadere, almeno in parte, in aree caratterizzate da litologie contenenti concentrazioni naturali di metalli e/o amianto; in particolare, sebbene il DM 14 maggio 1996 non includa i basalti tra le pietre verdi, la Deliberazione del Consiglio Regionale n. 105 del 20 dicembre 1996 classifica i basalti e metabasalti come litologie potenzialmente amiantifere, appartenenti al gruppo C”. “Non è tuttavia possibile escludere che le rocce oggetto di scavo presentino localmente superamenti delle CSC (Concentrazione soglia di contaminazione) di colonna A della Tabella 1 dell’allegato V al titolo V della parte quarta del D.Lgs. 152/06 per siti di produzione ad uso privato residenziale o verde pubblico e alla tabella LAB della L.R. 42/2000 per i siti di produzione agricola o assimilabili; in particolare sulla base della carta geochimica è ipotizzabile il riscontro di contenuti mediamente elevati di cromo, nichel nei basalti del lotto 2 e, con minore probabilità, cobalto ed arsenico negli argilloscisti”.

“Sebbene le rocce interessate dagli scavi non siano incluse tra le pietre verdi ai sensi del Decreto del Ministero della Sanità del 14 maggio 1996, i PUT non giustifica il riscontro di amianto in alcuni campioni, e soprattutto non consente di escludere che il minerale pericoloso possa essere presente anche in tracce nelle formazioni oggetto di scavo e destinate alla commercializzazione”. Per completezza di esposizione si segnala che con Determinazione del Comune di Pozzolo Formigaro n. 15 in data 25 maggio 2015 è stata accolta la richiesta formulata in data 21 gennaio 2015 dalla ditta Franzosi di variazione dell’atto d’obbligo unilaterale relativo alla cava in questione mediante l’eliminazione dei richiami proprio alla tabella LAB della L.R. 42/2000 in cambio di una somma di Euro 15.000,00 a titolo di opere compensative di manutenzione delle strade comunali. Tale provvedimento è già stato oggetto di apposita interpellanza presentata dal sottoscritto consigliere comunale tutt’ora in attesa di risposta.

Il provvedimento regionale ligure impegna il proponente, che vale la pena ricordare è Italferr, a finanziare ARPA Liguria per i controlli in territorio ligure; in territorio alessandrino chi effettua i controlli? Con quali risorse? E le autorità preposte sono state informate? Tutto ciò avviene mentre sono ormai avviati i lavori nella cava “Romanellotta” di 905.000 mq. di superficie e 2.000.000 di mc di materiale estratto senza alcuna garanzia di realizzazione del casello autostradale. L’Amministrazione Comunale preferisce svendere l’ambiente in cambio di poche migliaia di euro, preferisce organizzare festeggiamenti estivi piuttosto che finanziare una seria campagna di monitoraggio ambientale, preferisce aumentare l’IMU e la TASI ai pozzolesi piuttosto che far pagare imposte più eque ai cavatori

Enrico Orlando Consigliere Comunale di Pozzolo Formigaro

1 agosto 2015

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