La donna, si era presenta presso l’Ufficio denunce della Questura di Alessandria, riferendo agli operatori della Polizia di Stato di aver subito una rapina.
La vicenda ha avuto inizio allorquando la donna, assidua consumatrice di sostanza stupefacente, ha deciso di non acquistare la dose di cocaina rivolgendosi al solito spacciatore, in quanto non soddisfatta della qualità del prodotto precedentemente acquistato, così rivolgendosi ad un diverso spacciatore, contattandolo telefonicamente e fissando un appuntamento per la cessione di una dose pari a 2 grammi di cocaina.
Come convenuto, la donna si è recata all’appuntamento ma, a seguito dello scambio, dopo aver corrisposto il relativo corrispettivo ha, suo malgrado, scoperto che gli involucri consegnatigli non contenevano sostanza stupefacente, bensì bicarbonato.
Dopo l’amara scoperta, la donna si è nuovamente diretta verso il domicilio dello spacciatore, ove era avvenuto lo scambio, al fine di recuperare, quanto meno, la somma di 180,00 euro versata come corrispettivo.
Ivi giunta, però, non solo non ha recuperato la somma appena corrisposta, ma ha trovato ad attenderla, oltre all’uomo che le aveva ceduto la finta dose di cocaina, anche altri due suoi connazionali, tra cui il suo spacciatore abituale, al quale aveva deciso di non rivolgersi, in quell’occasione, per la carente qualità della sostanza stupefacente acquistata precedentemente.
Quest’ultimo, alla vista della donna, non ha esitato ad aggredirla, nel tentativo di trascinarla all’interno dell’abitazione dell’amico, puntandole alla gola un coltello di grandi dimensioni e, non riuscendovi, ha afferrato con violenza la borsa che la donna aveva a tracolla, lanciandola verso l’interno dell’abitazione.
Appropriatisi della borsa, con all’interno il portafogli, le carte di credito e tutti i documenti della donna, i tre uomini hanno, immediatamente dopo, trascinato la stessa all’esterno del condominio, raggiungendo, Piazza Mentana dove, trattenendola su una panchina, l’hanno minacciata di morte, precisando che avrebbero ammazzato anche il figlio minore di soli 7 anni, qualora avesse denunciato il fatto.
A seguito delle dichiarazioni della donna, gli agenti della Polizia di Stato hanno proceduto alla perquisizione domiciliare e all’individuazione fotografica dei tre uomini, la quale ultima ha sortito esito positivo, essendo stati riconosciuti senza ombra di dubbio come gli autori del fatto criminoso.
Due dei tre sono risultati, altresì, irregolari sul territorio Nazionale e tutti e tre sono stati, per i fatti esposti, denunciati per il reato di rapina in concorso.
22 luglio 2015