Raccontare quello che è accaduto in circa tre ore, venerdì pomeriggio alla stazione ferroviaria di Tortona sembra di scrivere la sceneggiatura di un film catastrofico, con un finale di solidarietà grazie agli agenti della Polizia ferroviaria di Tortona ma soprattutto agli abitanti di un condominio che dalle finestre e dai balconi lanciavano bottiglie d’ acqua fresca agli oltre 400 viaggiatori intrappolati nelle lamiere roventi di un convoglio fermo sul binario.
Ma andiamo con ordine.
Sono le 15,30 passate e un treno proveniente da Voghera e diretto a Genova con oltre 350 persone a bordo, transitando alla stazione di Carbonara Scrivia, per cause ancora in corso di accertamento trancia la linea ad alto voltaggio, quella dei tremila volts. Il convoglio si blocca, e subito gli addetti delle ferrovie si rendono conto di quello che è accaduto e del gravissimo pericolo che rischiano di correre i viaggiatori. Attorno al treno ci sono sterpaglie che possono prendere fuoco dalle scintille sprigionate dal cavo tranciato per cui è possibile possa scatenarsi un incendio.
Informati del pericolo e per evitare il peggio, alla stazione ferroviaria di Tortona, decidono di staccare la corrente elettrica ed isolare tutta la linea.
Nel frattempo da Tortona era appena partito un secondo convoglio che senza energia elettrica rimane bloccato. Il caso vuole che si fermi proprio in un tratto ferroviario, critico, in via Balustra, in mezzo ad una vegetazione molto alta dove è impossibile scendere.
I dipendenti delle ferrovie si rendono conto che la situazione è grave e chiamano immediatamente il capo della Polfer di Tortona, Paolino Ambrosino ceh si precipita immediatamente sul posto. Arriva a Carbonara poco prima delle 16 e inizia a coordinare le operazioni di soccorso ai passeggeri: qualcuno inizia ad accusare malori dal caldo, ma loro stanno ancora bene, perché il capotreno ha aperto le porte del convoglio e la gente è scesa.
La situazione più grave è quello che riguarda gli oltre 400 viaggiatori bloccati sull’altro treno in via Balustra che non possono scendere dal convoglio perché intrappolati: è qui che si verificano colpi di calore, svenimenti, e i probpemi più seri.
E’ a questo punto che scatta la solidarietà: gli abitanti di un condominio giallo situato vicino alla linea ferroviaria si affacciano alle finestre e ai balconi e iniziano a lanciare bottiglie d’acqua fresca agli agenti della polfer che a loro volta le danno ai viaggiatori sul treno molti dei quali stanno già avendo un principio di disidratazione.
Nel frattempo si è già messa in moto la macchina dei soccorsi: sul posto sono arrivate le ambulanze del 118 che sia a Tortona che a Carbonara hanno prestato aiuto a chi accusava malori. Alla fine si conteranno una decina di persone con probpemi, una delle quali è svenuta dal caldo ma si è ripresa poco dopo. Nessuno però è stato ricoverato in ospedale e i soccorso sono stati prestati sul posto. Una donna residente a Milano è stata colta da crisi isterica, ma poi al situazione è rientrata.
Intanto dalla stazione di Tortona partono i soccorsi e un poco alla volta i viaggiatori fermi a Carbonara Scrivia vengono riportati indietro alla stazione di Tortona: il treno, a causa della rottura del cavo infatti ha subito un guasto.
Verso le 17,30 arrivano anche i volontari della protezione civile con le razioni di acqua, tempo 15 minuti, però, e si scatena il finimondo: un violento temporale si abbatte su Tortona, tuoni, fulmini e saette e una valanga d’acqua.
Qualche persona che malgrado il pericolo era riuscita ugualmente a scendere da treno fermo in via Balustra cerca di risalire e cade sui gradini resi scivolosi dalla pioggia procurandosi lievi contusioni.
La stazione di Tortona rimane bloccata con ritardi di oltre mezz’ora sulla linea ferroviaria, alla fine però il treno fermo in via Balustra riparte e verso le 18,30 la situazione torna quasi perfettamente normale, anche se la linea diretta per Genova verrà ripristinata in seguito e i convogli passano via Novi dove c’è un binario unico accumulando ritardi di oltre un’ora.
Per oltre 800 viaggiatori, però, anche se a lieto fine, è stato un pomeriggio da incubo che non dimenticheranno tanto facilmente.
24 luglio 2015