Site icon Oggi Cronaca

Se la Camera approva la legge-appalti il Gruppo Gavio licenzia 2 mila persone pari al 36% dei lavoratori


Oltre un terzo dei dipendenti del Gruppo Gavio rischiano il posto. Se la Camera dei Deputati dovesse approvare il disegno di legge sugli appalti, peraltro già approvato dal Senato, infatti,  l’impatto negativo sulle Aziende del Gruppo sarebbe enorme, di conseguenza ci sarebbe una fortissima ricaduta negativa sull’occupazione.

Il Gruppo ha annunciato 2044 possibili licenziamenti  qualora il testo – come probabile – diventasse legge senza essere modificato.

Lo sostengono le tre organizzazioni sindacali in una nota diffusa oggi.

Si tratterebbe, secondo i sindacati, di dipendenti diretti tra Operai e Impiegati di tutte le Aziende del Gruppo ( Edili, Trasportatori, Metalmeccanici/Impiantistica, Servizi, Ingegneria/Progettazioni, ed altri. )

Questo è emerso durante un incontro che si è svolto martedì 14 luglio, ad Alessandria con  le tre Segreterie Provinciali Feneal UIL , Filca CISL e  Fillea CGIL che sono state convocate dal Gruppo Gavio presso ANCE Alessandria .

L’ordine del giorno dell’incontro, era la ricaduta occupazionale del Disegno di Legge Delega su gli Appalti,  comunemente chiamato nuovo codice degli appalti, da poco licenziato dal Senato e tuttora in discussione alla Camera dei Deputati.

All’incontro hanno partecipato per le Concessionarie Autostradali Paolo Pierantoni Amministratore Delegato di Sias,  il Capo del Personale delle Aziende del Gruppo Gavio Roberto De Giovanni, il Vice Presidente di ANCE Alessandria  Paolo Valvassore ed il Direttore Luigino Tosi.

A Rappresentare i Lavoratori Edili del Gruppo c’erano i Tre Segretari Generali di Uil, Cisl e Cgil Tiziana Del Bello, Pier Luigi Lupo e Massimo Cogliandro, insieme alle Rappresentanze Sindacali Unitarie) di tutte le Aziende del Gruppo.

La notizia dei possibili licenziamenti ha suscitato una forte reazione da parte delle organizzazioni sindacali, si tratterebbe infatti del 36,5 % dei lavoratori attualmente impiegati poiché il gruppo ne conta circa 5.600 sparsi in tutta Italia

“Cgil, Cisl e Uil  – dice Masimo Cogliandro – ritengono tutto questo inaccettabile. Esprimiamo fortissima preoccupazione rispetto al futuro delle Maestranze e non escludiamo di mettere in campo forti iniziative di lotta a difesa di tutti i posti di lavoro.Non possono essere sempre i lavoratori, i più deboli, a pagare il prezzo più alto.”

Nella giornata di lunedì pomeriggio, a quanto pare, verrà convocata una Conferenza Stampa di concerto alle Confederazioni, nella quale verrà Spiegata meglio la posizione del sindacato in materia e le iniziative di lotta che i sindacati intendono mettere in campo.

15 luglio 2015

Exit mobile version