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Profughi: Bardone risponde ma non dice quanti ne accetta e tante altre cose, ma solo notizie già note


La risposta del Comune di Tortona giunta a mezzogiorno in redazione sul vicenda profughi ci ha lasciato esterrefatti: noi e altri organi di informazione, insieme a moltissimi cittadini avevamo posto diversi quesiti e dubbi, che purtroppo, il sindaco Gianluca Bardone non ha dissipato.

Prima di lasciarvi alla lettura della nota del Comune che non essendo firmata è attribuibile al primo cittadino, elenchiamo tutti gli argomenti su cui Bardone ha glissato:

1. Ammette che la prefettura vuole concentrare i profughi in un unica struttura (come abbiamo scritto noi) ma non dice se e quanti il Comune è disposto ad accoglierne;

2. Ammette (finalmente) che a Tortona, oltre ai due profughi al Cora Kennedy ce ne sono altri 14 ma non spiega perché soltanto ora arriva questa ammissione e non nelle settimane precedenti quando il problema venne alla luce;

3. Sottolinea cose scontate come il fatto che i privati possano accogliere gli stranieri (ricevendo il compenso dalla prefettura ovviamente) e che il Comune non interviene nei rapporti economici, ma nessuno questo lo ha mai messo in dubbio;

4. Continua a sostenere che gli “organi superiori (Prefettura- ndr) riterranno di assegnare nuovi profughi non si potrà che prenderne atto” mentre i 4 consiglieri di minoranza che hanno incontrato il Prefetto sostengono esattamente il contrario e cioè che il prefetto agirà solo col consenso dei Comuni ed infatti a Novi stanno avanzando dubbi e perplessità e faticano a  trovare posto per i profughi.

Due versioni completamente diverse. Chi ha ragione? Chi non dice esattamente le cose come stanno? Il Comune o i 4 consiglieri di minoranza?

C’è qualcosa che non quadra in tutta questa vicenda dei profughi e abbiamo una stra impressione, che non ci piace affatto.

Abbiamo chiesto chiarezza al sindaco, ma la risposta giunta dal Comune, secondo noi, è ampiamente deficitaria e incompleta, come tante altre  nei mesi scorsi

Ora di seguito il comunicato integrale del Comune in modo che i lettori possano valutare e trarre le loro conclusioni.

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  IL COMUNICATO DEL COMUNE DI TORTONA

In riferimento agli articoli apparsi questo fine settimana su alcuni organi di stampa in merito al presunto arrivo di 200 profughi nel Tortonese, preme ribadire la posizione di questa Amministrazione Comunale, che il Sindaco Gianluca Bardone, tra poche ore, sosterrà nuovamente di fronte al Prefetto di Alessandria.

Infatti la Prefettura ha convocato, per la giornata odierna, non solo il Sindaco di Tortona insieme ai Sindaci del Tortonese, ma anche tutti gli altri Sindaci della Provincia, per approfondire le modalità di accoglienza a fronte del flusso straordinario di cittadini extracomunitari.

Il Sindaco Gianluca Bardone, fin dall’inizio ha contestato il metodo di accoglienza proposto, in quanto la concentrazione di decine di profughi in un’unica struttura non è ritenuta adeguata a garantire una vera integrazione degli ospiti nel contesto sociale, ma risulterebbe unicamente come la creazione di un centro di accoglienza temporaneo nel cuore della città.

Anche per questo motivo nell’ultimo anno non si sono registrati nuovi arrivi a Tortona e sia i due ospiti presso la Riss Cora Kennedy, che i 6 + 8 presso privati risultano assegnazioni derivanti ancora dal precedente bando 2014.

Da sottolineare che solo i due ospiti presso la RISS Cora Kennedy sono assegnati al Comune di Tortona, con rimborso completo dei costi da parte della Prefettura.

Negli altri casi, già presenti o eventualmente futuri, il Comune di Tortona non interviene in alcun modo nei rapporti economici fra Prefettura – Ufficio Territoriale del Governo e le istituzioni o soggetti privati che si fanno carico dell’ospitalità degli stranieri.

Per quanto riguarda le presunte nuove assegnazioni il Sindaco sosterrà la posizione dell’Amministrazione, chiaro è che se gli Organi superiori riterranno che a Tortona vi sia un margine di accoglienza tale per cui assegnare nuovi profughi, non si potrà che prenderne atto e agevolarne il più possibile l’integrazione sia a tutela della dignità degli stessi che dei cittadini Tortonesi.

27 luglio 2015

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