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Profughi: a Tortona forse saranno 200 e non 125. Ospitati in via Emilia? Intanto la Iotti ne annuncia l’arrivo di 8+6


La notizia circola già da qualche giorno e sta trovando diverse conferme: potrebbero essere 200 e non 125, infatti i profughi che arriveranno nel Tortonese. Nessuno, a quanto pare, li vuole e così a verranno a Tortona, città più disponibile di altri con dirigenti e politici che sembrano propensi ad accogliere a braccia aperte stranieri provenienti da ogni dove.

Naturalmente, non gratis, perché la Prefettura pagherà il giusto prezzo a chi li ospiterà.

Profughi e migranti, nuovo business della società occidentale che sta suscitando una valanga di proteste da parte degli italiani, ma ci sono Amministrazioni che ne tengono conto ed altre, invece un po’ meno.

Tortona sembra faccia parte di queste ultime.

La notizia che dal 1° settembre in città arriveranno il 60% di stranieri in più rispetto a quelli previsti, cioè 200 invece di 125, dovrebbe trovare conferma lunedì prossimo, 27 luglio, a mezzogiorno.

Per quell’ora infatti, il Prefetto Romilda Tafuri ha convocato i 40 sindaci del Tortonese per una riunione urgente e non preventivata, che avrà per oggetto “Flusso straordinario di cittadini extracomunitari, modalità di accoglienza”.

Il fatto che siano stati convocati in quella riunione soltanto i sindaci del Tortonese e non insieme   a tutti quelli della provincia, la dice lunga su quello che potrebbe aspettare i primi cittadini ai quali presumibilmente verrà chiesto uno sforzo per accogliere e accettare un buon numero di migranti e profughi.

A Tortona ovviamente sono disponibili, perché il sindaco Gianluca Bardone, a quanto pare, sarebbe propenso ad accoglierli grazie anche alla collaborazione della dirigente dei Servizi alla persona, Luisa Iotti, referente del Comune presso la Prefettura.

E proprio la Iotti, giovedì pomeriggio, nella commissione Capigruppoo ha reso noto che a Tortona 8 profughi (ma non erano due?) ci sono già ma ne arriveranno altri 6 gestiti dalla fantomatica “Cooperativa Borsalino”. Dove alloggino e cosa faranno, però, la dirigente non lo ha specificato.

Così, mentre alcuni Comuni del novese alla richiesta della Prefettura per dare ospitalità agli stranieri, avrebbero avanzato alcune eccezioni sulla difficoltà a reperire dei luoghi in cui collocarli, Tortona, a quanto pare non avrebbe problemi.

Dove potrebbero essere collocati questi profughi? Si parla degli alloggi alla Casa del Pozzo e in alcune case dell’ATC a disposizione del Comune, ma la voce che circola è quella di una loro massiccia collocazione nell’ex istituto delle Suore Cieche, invia Emilia Nord, vuoto da alcuni anni, in quanto le suore si sono trasferite a Villa Charitas, ma con l’interno ancora in ordine e sicuramente abitabile con quale piccolo intervento.

Naturalmente senza escludere altre sistemazioni ancora da valutare, ma a Tortona, a differenza di Novi Ligure che sembra non avere posto, di posti, questa Amministrazione comunale, sembra disponibile a trovare a bizzeffe.

26 luglio 2015

 

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