Egregio Direttore,
Ha avuto ragione Alexis Tsipras “la democrazia batte la paura”
la vittoria del NO in Grecia è la vittoria di un’Altra Europa, è la vittoria che l’idea di un’Altra Europa è possibile. Sono le politiche praticate dagli organi dirigenti della Ue le grandi sconfitte. Sappiamo che già prima ne era chiaro il fallimento: il pronunciamento di economisti, di premi Nobel, di storici e finanche del Congresso Usa avevano dimostrato che il re era nudo. Ma esso continuava a restare sul trono e a comandare.
Insieme alla signora Merkel, e all’Europa dell’austerità e delle manovre antipopolari, c’è un altro grande sconfitto nella valanga di NO espressi dal popolo greco: Renzi e il governo italiano, appiattiti sulle posizioni della cancelliera tedesca, contro gli stessi interessi del nostro paese, i quali hanno dimostrato di non avere una politica economica autonoma e di non essere in grado di abbandonare il terreno dell’austerità se non a parole (peraltro scarse e balbettanti).
È necessario – questa è la lezione che ci viene da Atene – che l’Europa nel suo complesso proceda a una ristrutturazione e a una riduzione del debito greco in primo luogo e di tutti quelli che sono cresciuti in altri paesi per colpa delle politiche di austerità.
La proposta di una Conferenza sul debito in Europa, avanzata da Syriza, torna quindi di grande attualità. È la strada per risolvere veramente il problema del debito e permettere alle economie europee di ripartire su nuove basi e con nuovi modelli di sviluppo civile e economico. È la strada per sconfigger le politiche neoliberiste che schiacciano il benessere delle persone sugli interessi della finanza.
Per questo la vittoria del No è una vittoria di tutti i popoli d’Europa.
Dopo questo voto gli oligarchi europei che hanno condotto la trattativa in modo irresponsabile devono andare a casa.
Un voto europeista democratico per portare avanti il sogno di Ventotene, di un’Europa politicamente unita su basi federali, solidale, aperta sul Mediterraneo, accogliente con i migranti, fattore di pace a livello mondiale.