Pubblichiamo di seguito il Comunicato del Comune di Tortona sull’esito degli incontri avvenuti in Prefettura lunedì 27 luglio inerenti i profughi:
Il Prefetto di Alessandria, Romilda Tafuri, ha incontrato i Sindaci della Provincia di Alessandria per approfondire ancora una volta quali possano essere le modalità di accoglienza a fronte del flusso straordinario di cittadini extracomunitari che interessa il nostro Paese.
Il Prefetto ha chiesto ai Sindaci di collaborare in termini di educazione all’accoglienza per far comprendere la condizione di questi profughi costretti a lasciare i propri paesi e rassicurare la cittadinanza in termini di sicurezza, in quanto la stessa posizione di rifugiato implica un comportamento rispettoso delle leggi del Paese ospitante.
Il Prefetto ha esortato i Sindaci ad intraprendere le seguenti azioni:
- Individuare per ciascun Comune immobili che possano presentare le caratteristiche idonee per fornire ospitalità, sia di proprietà degli Enti, che di privati cittadini, che verrebbero tutelati da apposite convenzioni ed assicurazioni;
- Individuare soggetti gestori e sottoporli alla valutazione della Prefettura;
- Creare aggregazioni di Comuni e provvedere direttamente alla gestione dell’accoglienza e della relativa integrazione dei profughi attraverso un progetto di volontariato che deve tener conto di determinati requisiti recepiti con apposito protocollo, per cui il profugo, previa assicurazione e apposita formazione può ricambiare l’ospitalità attraverso servizi resi a beneficio dell’Ente ospitante;
Il Prefetto ha altresì illustrato l’esperienza portata avanti dal Comune di Asti, dove sotto il coordinamento di Associazioni abilitate, le famiglie straniere ivi residenti hanno in affidamento profughi provenienti dallo stesso Paese d’origine.
Il Sindaco di Tortona, Gianluca Bardone, facendosi un po’ portavoce degli umori raccolti tra i colleghi Sindaci prima dell’inizio dell’incontro, ha sottoposto due quesiti fondamentali al Prefetto, chiedendo precisi riferimenti numerici, viste anche le ultime notizie apparse sugli organi di informazione e previsioni temporali per le eventuali assegnazioni di profughi.
Per entrambe le domande, successivamente riformulate anche da altri Sindaci presenti all’incontro, non è stato possibile ottenere risposte precise.
Il Sindaco del Comune di Tortona ha sottolineato che il Comune non ha immobili di proprietà disponibili, ad eccezione della casa di riposo Cora Kennedy dove si può ipotizzare di ospitare al massimo altri due profughi rispetto agli attuali e non può offrire di più in termini di accoglienza diretta.
Nel ribadire la sua contrarietà alla concentrazione di decine di profughi presso un’unica struttura, che diventerebbe assimilabile ad un centro di accoglienza temporanea, ha auspicato che ogni Casa di riposo del territorio risponda positivamente, nei limiti delle proprie disponibilità.
Inoltre, quale Comune Capofila, Tortona ha offerto supporto al fine di creare rete tra i Comuni del CISA.
Comune di Tortona
27 luglio 2015