Tragedia della disperazione sventata a Castellazzo Bormida nel pomeriggio del 22 luglio dai Carabinieri di Castellazzo Bormida e dal personale del 118 intervenuti rapidamente a casa di una 39enne grazie alla prontezza dell’operatore della Centrale Operativa dei Carabinieri di Alessandria, salvando la donna che aveva tentato il suicidio con l’assunzione di farmaci.
L’allarme scattava al 112 alle 15.30 circa quando un uomo riferiva tutta la sua preoccupazione a un militare della centrale operativa dei Carabinieri di Alessandria perché una sua amica lo aveva informato telefonicamente che si trovava a casa e aveva già assunto molti farmaci allo scopo di togliersi la vita.
L’uomo però non sapeva indicare l’abitazione della donna e l’operatore della centrale, avuto dall’uomo il numero di telefono della donna, iniziava a chiamarla allo scopo di sapere dove si trovasse. Dopo vari tentativi, l’operatore riusciva a mettersi in contatto con la donna che parlava a stento, con voce flebile. Ma instaurando un rapporto di fiducia, facendola parlare e sfogare, riusciva a sapere dove si trovava di preciso. Immediatamente venivano inviati la pattuglia dei Carabinieri di Castellazzo Bormida e personale del 118 presso quell’abitazione.
Giunti sul posto per primi, i militari si recavano presso l’abitazione indicata dove erano presenti i genitori della donna che aveva tentato il suicidio, i quali erano all’oscuro di tutto e riferivano che la figlia era nella sua camera da letto al piano di sopra.
I militari salivano rapidamente le scale e trovavano la 39enne sdraiata sul letto in stato confusionale, tra lo stupore dei genitori che, trovandosi al piano di sotto, erano completamente ignari del gesto della figlia.
La donna continuava a ripetere che voleva uccidersi e che aveva ingerito molte compresse di farmaci. Giungeva intanto personale del 118 che portava la donna d’urgenza all’ospedale di Alessandria dove veniva ricoverata perché ritenuta in pericolo di vita mentre i militari, nel controllare a stanza della donna, trovavano vari blister di antiepilettici e antipsicotici, accertando che la donna aveva assunto ben 98 compresse di tali prodotti. Il positivo risultato dell’intervento è stato il frutto della rapida comunicazione dell’amico della donna ai Carabinieri e della prontezza dell’operatore del 112 che è riuscito a instaurare un dialogo con la donna e a sapere dove si trovava, dirottando con urgenza i militari del posto e i sanitari.
23 luglio 2015