Pane, pasta e riso, ma anche lattuga, radicchio, cipolla, aglio e formaggi freschi, uova bollite, latte fresco caldo e frutta dolce come pesche e nettarine possono venire in soccorso per superare il grande caldo che sta accompagnando il super anticiclone africano Flegetonte che tiene svegli durante la notte gli italiani che soffrono di insonnia con le temperature minime quasi tropicali raggiunte in molte città.
Le condizioni per garantire un buon riposo, infatti, dipendono molto dai comportamenti durante il giorno a partire da una alimentazione corretta.
Sono invece gli alimenti conditi con molto pepe e sale, ma anche con curry, paprika in abbondanza ed anche patatine in sacchetto, salatini, alimenti in scatola e minestre con dado da cucina i veri nemici del riposo che le alte temperature rendono più difficile. Attenzione però anche a caffè e superalcolici che spesso accompagnano le serate in compagnia nei luoghi di vacanza ed anche agli alimenti in scatola che garantiscono praticità ai turisti che non vogliono perdere tempo nella preparazione dei cibi ma che sono considerati a “rischio”
L’attenzione all’alimentazione è particolarmente importante nei soggetti a rischio come i bambini ma anche per i 4 milioni di anziani over 80 anni presenti in Italia.
Stress da caldo anche per gli animali nelle case e nelle fattorie dove le mucche che con le alte temperature stanno producendo fino al 10 per cento di latte in meno rispetto ai circa periodi normali.
Gli effetti del super anticiclone africano Flegetonte si stanno facendo sentire soprattutto nelle aree della pianura padana dove si concentra il maggior numero di allevamenti e dove l’umidità soffocante aumenta la temperatura percepita che sfiora i 40 gradi.
Per le mucche il clima ideale è fra i 22 e i 24 gradi, oltre questo limite gli animali mangiano poco, bevono molto e producono meno latte. In soccorso nelle stalle sono già scattate le contromisure anti afa nelle stalle dove gli abbeveratoi lavorano a pieno ritmo perché ogni singolo animale è arrivato a bere con le alte temperature di questi giorni fino a 140 litri di acqua al giorno contro i 70 dei periodi più freschi. In funzione anche ventilatori e doccette refrigeranti per aiutare a sopportare meglio la calura. Al calo delle produzioni di latte si aggiunge dunque anche un aumento dei costi alla stalla per i maggiori consumi di acqua ed energia che gli allevatori devono sostenere per aiutare gli animali a resistere all’assedio del caldo.
Coldiretti Alessandria
7 luglio 2015