Tutti, giovedì mattina, sono scesi in piazza contro i 2.044 licenziamenti in tutta Italia (alcune centinaia solo a Tortona) annunciati dalla proprietà se non verrà modificata la legge sugli appalti.
In pratica di chiede l’introduzione della cosiddetta “clausola sociale” che tutela i lavorati in caso di modifica degli appalti.
Lo sciopero con manifestazione davanti al Comune di cui pubblichiamo un ampio servizio fotografico è stato proclamato da Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil.
I lavoratori, molti dei quali provenienti dalla vicina Lombardia e dalla Liguria, si sono ritrovati sul piazzale di una delle tanti aziende del Gruppo Gavio, davanti al casello autostradale e da qui hanno marciato a piedi fino davanti al Comune dove sono giunti alle 10,30. Con loro c’era anche l’ex sindaco di Tortona e attuale consigliere regionale Massimo Berutti con cappellino al contrario per riparasi dagli oltre 35 gradi al sole.
Bardone ha chiesto ai lavoratori e ai sindacati di avere fiducia nella politica e nell’intervento dell’Amministrazione comunale e ha annunciato che a breve incontrerà i dirigenti del Gruppo Gavio.
Dopo queste parole, il sindaco ha incontrato una delegazioni di sindacalisti e lavoratori in sala Giunta.
Questo incontro è iniziato con i rappresentanti sindacali che hanno espresso al sindaco tutte le loro preoccupazioni, sottolineando che neppure loro si aspettavano una così alta adesione e partecipazione alla manifestazione, segno che il problema è molto sentito.
A più riprese i rappresentanti dei lavoratori hanno chiesto al Sindaco di Tortona di coinvolgere tutti i parlamentari piemontesi perché l’inserimento di quella clausola nella legge in discussione alla Camera è l’unica possibilità per evitare i licenziamenti di massa annunciati dal Gruppo Gavio.
L’incontro e la manifestazione si sono conclusi poco prima di mezzogiorno.
23 luglio 2015