Erano anni che a Tortona non si vedeva una mobilitazione del genere che ha richiamato in strada circa 700 lavoratori (oltre 800 secondo i sindacati, 500 secondo la Questura) ma se anche il “fortino” Gavio cade, la città può considerarsi morta.
Tutti, giovedì mattina, sono scesi in piazza contro i 2.044 licenziamenti in tutta Italia (alcune centinaia solo a Tortona) annunciati dalla proprietà se non verrà modificata la legge sugli appalti.
In pratica di chiede l’introduzione della cosiddetta “clausola sociale” che tutela i lavorati in caso di modifica degli appalti.
Lo sciopero con manifestazione davanti al Comune di cui pubblichiamo un ampio servizio fotografico è stato proclamato da Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil.
I lavoratori, molti dei quali provenienti dalla vicina Lombardia e dalla Liguria, si sono ritrovati sul piazzale di una delle tanti aziende del Gruppo Gavio, davanti al casello autostradale e da qui hanno marciato a piedi fino davanti al Comune dove sono giunti alle 10,30. Con loro c’era anche l’ex sindaco di Tortona e attuale consigliere regionale Massimo Berutti con cappellino al contrario per riparasi dagli oltre 35 gradi al sole.
Ad attende re il corteo davanti al municipio, il sindaco Gianluca Bardone che ha stretto le mani ai leader sindacali e poi si è rivolto ai lavoratori: “Siamo con voi – ha detto il primo cittadino di Tortona – Comune e politici, siamo al vostro fianco perché il vostro dramma è il nostro dramma. Vi garantiamo il massimo sostegno, coinvolgeremo politici ad ogni livello per far inserire nella legge la clausola sociale, perché i numeri sui licenziamenti resi noti dall’azienda avrebbero un impatto devastante su Tortona.”
Bardone ha chiesto ai lavoratori e ai sindacati di avere fiducia nella politica e nell’intervento dell’Amministrazione comunale e ha annunciato che a breve incontrerà i dirigenti del Gruppo Gavio.
Dopo queste parole, il sindaco ha incontrato una delegazioni di sindacalisti e lavoratori in sala Giunta.
Questo incontro è iniziato con i rappresentanti sindacali che hanno espresso al sindaco tutte le loro preoccupazioni, sottolineando che neppure loro si aspettavano una così alta adesione e partecipazione alla manifestazione, segno che il problema è molto sentito.
A più riprese i rappresentanti dei lavoratori hanno chiesto al Sindaco di Tortona di coinvolgere tutti i parlamentari piemontesi perché l’inserimento di quella clausola nella legge in discussione alla Camera è l’unica possibilità per evitare i licenziamenti di massa annunciati dal Gruppo Gavio.
L’incontro e la manifestazione si sono conclusi poco prima di mezzogiorno.
23 luglio 2015