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Cinema: “Contagious – Epidemia mortale” al Megaplex Stardust più che horror drammatico


Arnold Schwarzenegger come non l‘avete mai visto: in una parte drammatica che recita come un attore di teatro.

E’ forse questo uno degli incentivi che hanno spinto molto a vedere il “Contagious – Epidemia mortale” del regista Henry Hobson che dopo essere stato graphic designer realizzando alcune scene per film come Biancaneve e il cacciatore, Robin Hood, Sherlock Holmes, The Help, Rango e The Tree of Life; ha deciso di cimentarsi nella regia in questo suo primo film.

Il genere (una malattia che trasforma gli uomini in cannibali) è stato molto sfruttato ad Hollywood e diversi sono i film che hanno una trama simile. Questo può essere considerato una via di mezzo tra i numerosi film sulle epidemie mondiali e “Io sono leggenda” con la differenza che il regista non tratta il problema sotto l’aspetto globale, ma si focalizza in una singola famiglia dove la giovane Maggie viene contagiata dalla malattia. La 19enne Abigail Breslin (Ender’s game, i segreti di Osage County) conferma di essere una delle giovani più promettenti di Hollywood. Accanto a lei, nel ruolo del padre,  Arnold Schwarzenegger. Il film ruota quasi esclusivamente attorno a questi due attori principali con gli altri che alla fine, fanno quasi da comparsa.

E’ etichettato come cinema Horror, ma in realtà di questo genere ha davvero poco: nessuna scena “da spavento” tipica degli horror, ma solo qualche piccolo effetto speciale quando si vedono i contagiati.

E soprattutto un film drammatico che si basa sul grande amore che un padre ha verso la figlia e viceversa.

Merita di essere visto.

4 luglio 2015

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