Dopo gli interventi, in Sala del Consiglio, del presidente provinciale Cia Gian Piero Ameglio, del direttore Carlo Ricagni, del vicedirettore Giuseppe Botto ad inquadrare la situazione (abbandono del territorio, conseguente popolamento della fauna selvatica presente fino nelle città, pericolo per l’incolumità pubblica e sicurezza stradale, danni a seminati e raccolti e mancati risarcimenti dalla Regione, poca chiarezza sull’assegnazione delle competenze istituzionali, proposte di controllo e limitazione della fauna) si è aperto il dibattito tra i partecipanti. Numerosi gli interventi. Tra di loro, quello di Fabio Boveri, sindaco di Costa Vescovato, che ha spiegato: “Come sindaco ho segnalazioni quasi quotidiane di auto danneggiate da incidenti stradali: anche se i dati indicano una diminuzione statistica degli incidenti, noi rileviamo che a diminuire sono solo le denunce, perché i risarcimenti non arrivano. Il problema degli ungulati è emerso già dieci anni fa, ma negli ultimi anni insieme a loro sono arrivati anche i lupi, altra emergenza. Ultimamente ci sono stati due avvistamenti di un maschio, due femmine e cuccioli al seguito, anche nel cimitero di Castellar Ponzano”. Il rappresentante della Provincia Carlo Buscaglia, anche sindaco di Dernice, ha commentato: “Come Provincia, speriamo che la Regione trasmetta i fondi che stiamo aspettando per poter pagare i risarcimenti. Come Comune, osserviamo che il problema non è stato mai trattato con la giusta determinazione: i casi di danni e incidenti sono sensibilmente aumentati nel corso degli anni”.
Insieme a lui, Walter Ottria: “Le sensibilità a confronto sono diverse, ci faremo carico di dare il necessario supporto, anche se la Regione attraversa un momento finanziario complesso, ma deve esistere una programmazione cosciente da tutte le parti”. Il parlamentare Fabio Lavagno ha commentato: “Il quadro di quanto avvenuto finora non è stato funzionale. Il problema è molto serio ma, purtroppo, non se ne è colta la portata”.
Ennio Negri, ATC AL3: “Denuncio, come ATC, il ruolo assente e non responsabile del mondo ambientalista per risolvere queste questioni importanti; il confronto con loro è indispensabile, ormai abbiamo i cinghiali nei terreni delle nostre case”.
Bruno Morena, ATC AL4: “Gli ATC anticipano agli imprenditori i risarcimenti che poi tardano ad arrivare, inoltre bisogna considerare anche l’aggravio delle spese di perizia e prevenzione. Noi non vogliamo la sparizione di nessuna specie, ma tendiamo a raggiungere la sopportabilità in agricoltura, anche per i danni da caprioli, non ancora riconosciuti”.
La Cia di Alessandria si dichiara soddisfatta dall’incontro con il Prefetto e dall’interesse dimostrato alla riunione svolta a Palazzo Ghilini questa mattina. Inoltre, la Confederazione conferma il proprio impegno a proseguire su tutti i Tavoli, e se necessario in tutte le sedi e le piazze questa battaglia a difesa del mondo agricolo e delle aree rurali.
13 luglio 2015