La gazzella interveniva alle 10.30 del 30 giugno nel quartiere Pista dove una donna segnalava che l’ex marito suonava insistentemente al campanello della sua abitazione. All’arrivo dei militari l’uomo, che era in stato di alterazione dovuta all’abuso di alcoolici, li accoglieva con una serie di insulti e minacce. Mentre i militari cercavano di calmare e identificare l’uomo, questo aggrediva uno di loro cercando di colpirlo con una testata e dei pugni, venendo bloccato dall’altro militare che, intuite le sue intenzioni, lo raggiungeva alle spalle.
A quel punto l’uomo veniva immobilizzato, ammanettato e accompagnato in caserma, ma durante il tragitto continuava a insultare e minacciare i militari tenendo un atteggiamento provocatorio e spavaldo. Uno dei militari nel corso della colluttazione riportava anche delle ferite a una mano guaribili in tre giorni di cure.
Veniva quindi ricostruito che l’uomo era in forte stato di agitazione perché, a seguito di separazione dalla moglie, erano nati dei dissidi non ancora risolti sulle modalità di visita e gestione della loro figlia, cosa questa che aveva portato l’uomo ad assumere alcolici e a presentarsi sotto casa della ex moglie per chiedere in maniera insistente delle spiegazioni.
La sua mattinata invece si concludeva in caserma con la sua denuncia all’Autorità Giudiziaria per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale e per danneggiamento perché prima di essere bloccato l’uomo aveva anche colpito l’auto di servizio con un pugno rompendo un tergicristallo.
2 luglio 2015